La premier Giorgia Meloni aveva già annunciato durante la sua visita di settimana scorsa al Parco Verde di Caivano che lo stato, in questo territorio, si sarebbe fatto vivo. «Questo territorio sarà radicalmente bonificato e vedrete presto i frutti di questa visita», aveva detto ai cittadini e giornalisti presenti. La risposta, seppur securitaria, non si è fatta attendere.

Dall’alba del 5 settembre è in corso un maxi blitz che vede coinvolti oltre 400 agenti tra polizia, guardia di finanza e carabinieri per un controllo straordinario ad “Alto Impatto”. L’obiettivo è eseguire numerose perquisizioni e controlli per arrivare poi all’identificazione di persone e veicoli sospetti. Presenti anche le unità cinofile e un elicottero che segue l’operazione dall’alto.

I primi dati

Durante il blitz interforze in corso al Parco Verde di Caivano, i carabinieri hanno trovato e sequestrato circa 44 mila euro in contanti ritenuti frutto di attività criminali. Inoltre sono state sequestrate molotov e 150 proiettili (alcuni anche per colpi di Ak-47). I militari hanno anche individuato un appartamento che è stato adibito a piazza di spaccio, al suo interno era presenta materiale utile per il taglio e il confezionamento delle sostanze stupefacenti.

Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine si tratta dell’appartamento di una giovane donna di 28 anni. Al suo interno sono stati trovati proventi per oltre 10mila euro ma non sono state trovate sostanze stupefacenti. Durante le perquisizioni avvenute in caserma, gli agenti hanno scoperto che la donna nascondeva nei suoi indumenti dosi di crack. Da giorni i militari monitoravano l’appartamento attraverso diversi appostamenti.

«Il governo Meloni è determinato a riaffermare la sicurezza e la legalità su tutto il territorio nazionale, a partire dalle aree da troppo tempo in sofferenza. Abbiamo iniziato con le grandi stazioni, poi Ostia, oggi Caivano e nei prossimi giorni andremo in altri contesti problematici affinché non ci siano zone franche. Lo stato lavora per riportare la sicurezza in ogni periferia del paese», ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

Nella notte prima del blitz, a Caivano un uomo è stato gambizzato con sette colpi di pistola e trasportato d’urgenza all’ospedale di Frattamaggiore.

In attesa di ulteriori sviluppi, la comunità locale – come ribadito da Don Patriciello in più occasioni – non attendeva soltanto un’azione repressiva dello stato ma anche la presenza delle istituzioni per far rinascere il quartiere e fornire servizi sociali e assistenziali dignitosi alla popolazione più emarginata.

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