McDonald’s ha deciso che nei prossimi mesi riaprirà le sue filiali in Ucraina. E lo farà in coerenza con la scelta opposta che ha fatto per la Russia, dove tutti i ristoranti sono invece stati chiusi. La compagnia aveva preferito chiudere temporaneamente anche in Ucraina per questioni di sicurezza dopo l’invasione russa. Aveva però deciso di continuare a pagare i suoi 10mila dipendenti ucraini senza interruzioni.

Le prime filiali ad aprire saranno a Kiev e nelle città dell’Ucraina occidentale, dove sono aperti i negozi di altre grandi multinazionali come Nike, Kfc e Mango. Il vicepresidente per i mercati internazionali dell’azienda, Paul Pomroy, ha detto inoltre che la scelta è arrivata dopo aver consultato i dipendenti che hanno espresso una forte volontà di tornare a lavoro e alla loro normalità. 

La situazione economica dell’Ucraina

Secondo le stime del Fondo monetario internazionale, l’Ucraina avrebbe perso nel 2022 circa il 35 per cento del suo Pil. Quindi qualsiasi segnale positivo di ripresa delle attività economiche potrebbe aiutare a migliorare la situazione. 

McDonald’s possiede 109 ristoranti nel paese, non si sa ancora con precisione quali e quanti di questi riapriranno. Però ha già annunciato che nelle prossime settimane riprenderà i contatti con i fornitori, intervenendo anche per garantire la sicurezza dei lavoratori.

In Russia non riaprirà 

In Russia invece le chiusure sembrano essere definitive. L’azienda ha venduto tutte le 850 filiali che possedeva. Durante il mese di marzo avrebbe perso 55 milioni di dollari al giorno a causa delle chiusure.

Alexander Govor, che deteneva una licenza per 25 ristoranti McDonald's in Siberia, ha iniziato a riaprire con il nome di Vkusno-i Tochka, o Tasty-period. Tutto questo ha un forte impatto simbolico, dato che proprio l’arrivo dei McDonald’s era stato uno dei segnali della fine della guerra fredda.

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