- Ho due figli in età scolare, e ormai le abbiamo provate tutte: ogni ordine e grado, dal nido comunale al liceo statale, ogni orario, fornitore, menù e modalità di fruizione. Una sola cosa resta costante: il cibo della scuola, a quanto raccontano i figli, fa schifo.
- Ed ecco allora che scattano i sensi di colpa, tanto più involuti quanto più contraddittori: sono stato io che non li ho abituati a mangiare tutto, o viceversa sono stato io ad abituarli troppo bene con le mie fisse per il genuino, il biologico, la roba di qualità, le ricette raffinate?
- Mio rammarico personale: non essere mai riuscito, finora, a entrare in una “commissione mensa”, quelle in cui i genitori dovrebbero controllare la qualità e la salubrità del cibo servito a scuola.
Com’è andata oggi? (Bene). Cosa avete fatto? (Niente). Che hai mangiato? Di tutte le domande inutili che si fanno ai figli quando tornano da scuola, questa è di solito la terza in ordine cronologico, ma la prima per importanza. E pericolosità. L’ho imparato per esperienza personale, in tredici anni di tempo prolungato, e relative mense. Ho due figli in età scolare, e ormai le abbiamo provate tutte: ogni ordine e grado, dal nido comunale al liceo statale, ogni orario, fornitore, menù e modal



