- Negli ultimi mesi chiunque si sia trovato a dover sfogliare annunci di affitto sa che nel migliore dei casi bisogna mettere sul piatto un rene, quindici caparre e un contratto a tempo indeterminato. La situazione affitti è drammatica un po’ ovunque ma soprattutto nelle grandi città, Milano in testa.
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A Novembre 2021 per gli immobili residenziali in affitto sono stati richiesti in media 14,52 euro al mese per metro quadro, con un aumento dello 0,83 per cento rispetto a novembre 2020. Dopo anni di frenata «i prezzi delle locazioni sono tornati a salire mediamente del 2,6 per cento».
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Nel capoluogo lombardo la competizione che regola la lotteria degli affitti è all’ultimo sangue, con casi in cui persone hanno perso una potenziale casa, nonostante gli accordi presi con i proprietari, perché persone terze hanno rilanciato dicendosi disposti a pagare un affitto più alto di quello realmente richiesto.
Agli inizi di dicembre sui muri di Roma sono comparsi dei cartelloni pubblicitari che hanno suscitato più di qualche critica: si trattava di una campagna di marketing commissionata da una’agenzia immobiliare di altissima fascia che recitava «Ciao Povery» e «Solo per chi ha i domestici». Slogan definiti in lungo e in largo «oltraggiosi e immorali» mentre l’agenzia si affannava a spiegare che l’intenzione non era quella di denigrare o peggio ancora discriminare: «Stiamo solo parlando a un mercato



