Era il 3 settembre 1985. Da una punizione a due in area nacque quel gesto tecnico tanto indimenticabile quanto “impossibile”, che ingannò pure la fisica, non solo la Juventus di Platini. Il coraggio di provarci fu l’input per la nascita di una Seconda Repubblica del pallone: da quel momento il Pibe de oro entrò nel suo girone favoloso, con il Mondiale vinto con l’Argentina e i due storici scudetti col Napoli. Il suo storico preparatore, Fernando Signorini, a Domani: «Ecco cosa gli dissi subito dopo»