Mercoledì, il ministro della Salute Roberto Speranza ha illustrato al Parlamento le nuove misure di contenimento dell’epidemia che saranno in vigore durante le vacanze natalizie. Tra le altre, il divieto di spostamento tra regioni per tutte le ferie e quello tra comuni per i giorni 25 e 26 dicembre e per il primo gennaio.

Le nuove limitazioni, e le eventuali deroghe che saranno decise, saranno inserite nel Dpcm di giovedì che entrerà in vigore il 4 dicembre. Speranza ha anche aggiornato il parlamento sul piano di vaccinazione anti Covid-19 del governo. «L'acquisto del vaccino è centralizzato e sarà somministrato gratis a tutti gli italiani – ha detto Speranza - Nessuna diseguaglianza sarà ammissibile nella campagna di vaccinazione».

Nel frattempo, l’epidemia continua a rallentare. Mercoledì sono stati registrati 20.709 nuovi casi di Covid-19, quasi cinquemila in meno rispetto a mercoledì scorso. Calano anche i ricoverati in terapia intensiva per Covid-19, meno 47, e i ricoverati non acuti, meno 357.

Le regole per le ferie

«Non sarà un Natale come gli altri», ha detto Speranza presentando le nuove regole al Senato. Ci saranno nuove limitazioni agli spostamenti tra regioni, si dovranno «evitare gli spostamenti internazionali» e nei «giorni più importanti» delle festività saranno vietati «anche gli spostamenti tra comuni». 

Il Dpcm che tradurrà in pratica queste indicazioni sarà approvato giovedì. Il divieto di spostamento tra regioni, anche quelle in zona gialla, dovrebbe entrare in vigore tra il 20 e il 21 dicembre e durare fino al 6 febbraio. Gli spostamenti al di fuori del comune di residenza dovrebbero essere proibiti solo nei giorni di Natale, Santo Stefano e a Capodanno.

Rimane confermata la chiusura degli impianti sciistici, in accordo con Francia e Germania. Le piste sono invece aperte in Svizzera e lo saranno dal 24 dicembre in Austria. Il riferimento di Speranza alla necessità di evitare gli spostamenti internazionali dovrebbe tradursi in una quarantena obbligatoria di dieci giorni per chi andrà all’estero durante la vacanze.

Sembra infine che sarà confermata anche la didattica a distanza per le scuole superiori fino a gennaio. Ma su questo Speranza è sembrato particolarmente cauto e non si è impegnato su alcuna data.

Le deroghe

Una parte della maggioranza, però, chiede al governo di introdurre alcune deroghe alle nuove norme previste per le ferie. Dopo il suo discorso al Senato, mercoledì mattina, Speranza ha avuto un movimentato incontro con i capigruppo dei partiti che sostengono il governo. Italia Viva, in particolare, continua a chiedere che venga concesso ai ristoranti di aprire anche dopo le 18, mentre altri elementi della maggioranza vorrebbero una deroga al divieto di spostamento tra regioni per consentire di visitare i parenti almeno di primo grado.

Speranza ha commentato l’incontro dicendo di essere «perplesso» da qualsiasi «alleggerimento delle regole», ma aggiungendo che porterà queste richieste al consiglio di giovedì. L’ultima parola sulla vicenda ci sarà quindi giovedì, quando il governo dovrà tradurre in un Dpcm le parole di Speranza e le trattative all’interno della maggioranza avvenute nelle ultime ore.

Il piano vaccini

Speranza ha anche aggiornato il parlamento sullo stato del piano di vaccinazione anti Covid-19. L’Italia partecipa alla grande campagna acquisti dell’Unione Europea, tramite la quale la Commissione ha sottoscritto contratti per acquistare fino a due miliardi di dosi di vaccino che saranno distribuite ai vari stati membri in proporzione alla popolazione.

Al momento, l’Italia ha opzionato un totale di 202 milioni di dosi. La grande maggioranza richiederanno due somministrazioni per essere efficaci e quindi ci si attende di poter proteggere tutti i 60 milioni di italiani, conservando una cospicua riserva.

Il primo vaccino ad essere autorizzato all’uso dovrebbe essere quello prodotto da Pfizer e Biontech. Speranza ha detto che su questo vaccino l’Autorità medica europea (Ema) dovrebbe esprimersi il prossimo 29 dicembre.

A quel punto, l’Italia dovrebbe ricevere le prime 3,4 milioni di dosi di vaccino entro la fine di gennaio. Queste dosi saranno destinate agli operatori sanitari, agli ospiti delle Rsa e ad altre categorie a rischio. Pfizer consegnare il vaccino direttamente nei 300 punti di distribuzione già inviati dal commissario straordinario all’emergenza Domenico Arcuri insieme alle regioni.

Visto che il vaccino Pfizer-Biontech deve essere conservato tra i meno 70 e i meno 80 gradi, questi punti di raccolta dovranno essere dotati di speciali frigoriferi, della cui procedura di acquisto è incaricata la struttura commissariale guidata da Arcuri.

Il 12 gennaio è invece atteso il parere dell’Ema sul vaccino prodotto da Moderna. Si tratta di un vaccino che si può conservare a -20 gradi, la temperatura standard di un normale freezer. Moderna dovrebbe vendere in tutto 10 milioni di dosi all’Italia, di cui 1,3 dovrebbero essere consegnate nei primi tre mesi dell’anno. In quello stesso periodo, Pfizer si è impegnata a consegnare 8,7 milioni di dosi.

 

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