Avevano destato scalpore e molte polemiche le dichiarazioni di Zingaretti che ancora segretario del Partito democratico aveva definito l’allora premier Conte «un punto di riferimento per la sinistra italiana». Oggi le cose sembrano essere  cambiate e il presidente della regione Lazio ha un’idea differente: «Lo dissi in un momento particolare: all’indomani dell’elezione di Conte a premier di una nuova alleanza», si giustifica. «Ma che ora sia punto di riferimento, mi pare una cosa superata. Un dato di fatto, non un giudizio, eh». 

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Diretti al voto 

 Nell’intervista rilasciata alla Tv online Metropolis del gruppo Gedi, Zingaretti ha inoltre appoggiato la linea del ministro Franceschini, per cui se i cinque stelle si sfilano dalla maggioranza non c’è alternativa al voto e non ci saranno le basi per proseguire con l’alleanza giallo-rossa: «Non la interpreto come una minaccia. Ha anticipato un dato oggettivo. A pochi mesi dalla scadenza naturale, si fa cadere il governo, e poi si pensa di rifare il governo assieme qualche mese dopo? Non siamo una compagnia di giro».

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