«Gli atti che abbiamo smentiscono totalmente quanto è stato riportato, non so come e perché, dai giornali. Riferiremo in Parlamento quando sarà il momento». Parola di Carlo Nordio. Il guardasigilli, arrivando alla conferenza per la ripresa dell’Ucraina a Roma, commenta l’esclusiva di Domani sul ruolo della capa di gabinetto Giusi Bartolozzi in riferimento alla vicenda Almasri. E cioè quella del torturatore libico, per il quale la Corte penale internazionale aveva emesso un mandato d’arresto europeo, rimpatriato su un volo di stato dall’Italia.

In particolare questo giornale ha scoperto che la zarina di via Arenula avrebbe chiesto conto, tramite una comunicazione interna agli uffici ministeriali, delle interlocuzioni intercorse tra questi ultimi e il tribunale dei ministri. Dal ministero, sul punto, ieri è arrivato un chiaro «no comment».

Oggi invece le dichiarazioni di Nordio, pronto, a quanto dice, a riferire in parlamento. Intanto è attesa ad horas la decisione dello stesso tribunale dei ministri sui quattro indagati eccellenti: là premier Giorgia Meloni, il sottosegretario Alfredo Mantovano, i ministri Matteo Piantedosi e Carlo Nordio. Proprio dopo le ultime rivelazioni quest’ultimo potrebbe rischiare grosso. Poltrona compresa.

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