Le carte svelano la guerra

A Roma l’omicidio di Diabolik ha aperto la faida tra i Senese e gli albanesi

Boss inseguiti, ferimenti, omicidi, sequestri, finte amicizie, chat criptate che svelano nomi di killer, «ubriachi di malavita»; nel lavoro di  carabinieri e polizia, coordinati dall’antimafia di Roma, emerge uno spaccato di una città criminale, sempre più capitale del narcotraffico

L’inizio della guerra tra i clan a Roma ha una data: il 7 agosto 2019, giorno dell’omicidio di Fabrizio Piscitelli, noto come Diabolik o “la strega”. Di mestiere ultrà, di professione mercante di stupefacenti, celebrato con un funerale con tanto di slogan e cori da stadio grazie alla debolezza dello stato che continua a ignorare il potere del crimine organizzato nella capitale. Quell’omicidio è stato un Big bang. I gruppi criminali, prima alleati, si sono sfaldati e sono diventati nemici. Da una

Per continuare a leggere questo articolo