Dentro al carcere

Breve storia di una rivoluzione per i malati psichici mai iniziata

 

  • L’Italia è stata appena condannata per aver trattenuto illecitamente in carcere per più di due anni un cittadino italiano con problemi psichici: una vicenda simbolo di una rivoluzione annunciata, ma mai arrivata nel nostro paese.
  • La svolta dellegge Basaglia non ha inciso sugli ospedali psichiatrici giudiziari che di fatto continuano a presentare «un assetto strutturale assimilabile al carcere o all’istituzione manicomiale», è scritto in un’inchiesta parlamentare.
  • I successivi tentativi di migliorare la situazione si sono scontrati con mancanza di fondi, disinteresse della politica e una stratificazione di leggi che rende difficile o quasi impossibile orientarsi.

È divenuta definitiva l’ennesima condanna della Corte europea dei diritti dell’uomo per violazione dell’articolo 3 della Convenzione che vieta trattamenti inumani e degradanti, annunciata a gennaio scorso. A finire sotto osservazione, stavolta, la tutela del diritto alla salute dei carcerati e, in particolare, il sistema delle Rems (acronimo delle Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza), simbolo di una rivoluzione annunciata e mai realizzata. La Cedu ha condannato il nostro paese

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