A Ostia, due uomini sono stati arrestati dai carabinieri del nucleo investigativo, con l’accusa di aver tentato di estorcere 500mila euro a un imprenditore impegnato nella costruzione di un complesso residenziale nella città.

  • Nella nota della procura di Roma si legge che in cambio della «richiesta» offrivano «protezione».  Il mezzo milione di euro doveva essere versato «in cinque rate».
  • Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Roma, sono state attivate grazie alla denuncia dello stesso imprenditore vittima della tentata estorsione. I due dovranno rispondere di concorso in tentata estorsione, aggravata dall’utilizzo del metodo mafioso.
  • Uno dei due arrestati è Roberto De Santis. Nel 2007 fu condannato per la gambizzazione di Vito Triassi (poi morto nel 2019), mafioso originario dell’agrigentino e capo, insieme al fratello Vincenzo, dell'omonimo clan di Ostia. De Santis avrebbe usato l’episodio della gambizzazione di Triassi per intimidire l’imprenditore, presentandosi, si legge nella nota della procura, «come soggetto di un livello superiore rispetto ai componenti delle altre compagini criminali locali, a tal punto da definirsi come “l’uomo degli equilibri”».

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