Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha siglato oggi, nella cornice del Maschio Angioino di Napoli, il Patto per Napoli, un accordo tra il governo e il comune. Lo stato verserà nelle casse comunali circa un miliardo e 231 milioni di euro in vent’anni, con l’obiettivo di «colmare i divari territoriali, ormai insopportabili».

  •  «Il Patto per Napoli – ha spiegato Draghi – coincide con il programma di investimenti più significativo nella storia recente del Mezzogiorno». Si inserisce nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, che destina circa il 40 per cento delle sue risorse al Sud. Tra gli ambiti che saranno raggiunti dagli investimenti c’è innanzitutto quello delle infrastrutture con la destinazione di 241 milioni di euro al porto, di cui 150 milioni al prolungamento e al rafforzamento della diga Duca d’Aosta; il completamento delle tratte ferroviarie ad alta velocità Napoli-Bari e Salerno-Reggio Calabria, per ridurre rispettivamente di 80 minuti e mezzora i tempi di percorrenza; e con lo stanziamento di 136 milioni per la Zona economica speciale della Campania, per migliorare l’efficienza di porti e aree industriali. Investimenti poi sul trasporto locale: metropolitana, rete tranviaria, autobus, dove si sperimenterà «una nuova concezione di mobilità urbana, basata sulla sostenibilità e sulle tecnologie digitali».
  • Progetti anche sul versante del patrimonio culturale. Draghi ha annunciato un importante intervento su Palazzo Fuga, il Real Albergo dei Poveri, «uno dei 14 investimenti strategici – ha detto –  per recuperare complessi di elevato valore storico e architettonico che hanno bisogno di radicali azioni di tutela. Al progetto di Napoli sono assegnati cento milioni di euro – ha spiegato il presidente – che garantiscono la ristrutturazione del Palazzo dopo trent’anni di tentativi inefficaci». Inoltre miglioramenti sull’edilizia residenziale pubblica, come la realizzazione di un nuovo eco-quartiere con 104 nuovi edifici, a Ponticelli, e inoltre la riqualificazione di aree verdi, la ristrutturazione di un rione, San Francesco nella zona di Capodichino, e di due quartieri, Marianella e Chiaiano.

  •  «Dobbiamo poi saper investire su chi è stato lasciato ai margini della vita economica – ha osservato Draghi. Mi riferisco in particolare alle donne e ai giovani». Il Pnrr, ha detto il presidente, «incentiva le aziende che vogliono partecipare ai bandi a impiegare una quota significativa di giovani e donne. È un primo segnale, a cui devono seguirne molti altri – dal settore pubblico e dal privato. Il Pnrr ci impone infine di difendere la cultura della legalità. La città di Napoli ha saputo rispondere alla criminalità con progetti e idee» e il riferimento è andato al rione Sanità, «simbolo di una comunità che sa organizzarsi per togliere i ragazzi dalla strada, dare una speranza ai suoi giovani».

 

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