Le violenze di Santa Maria Capua Vetere

Il piano degli agenti per far sparire i video sulla mattanza in carcere

  • «Nonostante lo sforzo.... il film va in onda in forma completa....», dice uno degli indagati, Angelo Bruno a Pasquale Colucci, dirigente aggiunto della polizia penitenziaria.
  • Lo sforzo è il tentativo di evitare il sequestro per occultare quanto avvenuto il 6 aprile 2020 nel carcere di Santa Maria Caputa Vetere, ‘Francesco Uccella’.
  • Il giudice chiarisce che «la visione per intero di tali immagini costituisce presidio di conoscenza ineludibile per chi voglia comprendere appieno cosa è accaduto in quel frangente».

«Nonostante lo sforzo....il film va in onda in forma completa....», dice uno degli indagati, Angelo Bruno, a Pasquale Colucci, dirigente aggiunto della polizia penitenziaria. Il primo è finito in un carcere militare, il secondo ai domiciliari nell’inchiesta, condotta dalla procura di Santa Maria Capua Vetere. Colucci risponde alla comunicazione del sottoposto con una faccina terrorizzata. Il messaggio è presente nei cellulari sequestrati dagli investigatori e il film al quale si fa riferimento

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