In occasione della tradizionale parata per la giornata della Vittoria sul nazifascismo, il presidente Russo ha elogiato «il coraggio e la determinazione» degli alleati che sostengono «l’operazione speciale in Italia». Intanto, mentre a mosca è in corso «la parata delle autocrazie», come l’ha definita Tajani, rappresentati Ue celebrano l’Europa a Leopoli, in Ucraina.
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha aperto la tradizionale parata in occasione del 80esimo anniversario della vittoria. Davanti a una piazza Rossa blindata, per quelle che son state definite le celebrazioni «più grandi di sempre», e alla presenza di numerosi leader stranieri giunti comunque in città nonostante il contesto, come il cinese Xi Jinping e lo slovacco Robert Fico, Putin ha sottolineato l’importanza di questo giorno e ribadito la volontà di arrivare alla vittoria in Ucraina. Dopo il suo discorso, Putin ha assistito alla parata dell’esercito Russo seduto di fianco al suo omologo cinese.
Il discorso dello Zar
«Preserviamo fedelmente la memoria di questi eventi storici e trionfali e, come eredi dei vincitori, celebriamo la festa del 9 maggio come nostra, come la festa più importante per il Paese, per tutto il popolo, per ogni famiglia, per ognuno di noi». Così il presidente Vladimir Putin ha ricordato il ruolo della Russia nella fine della guerra mondiale aggiungendo che «la Russia è stata e sarà un ostacolo invalicabile al nazismo, alla russofobia e all'antisemitismo e combatterà contro le atrocità commesse dai seguaci di queste convinzioni aggressive e distruttive».
Il leader del Cremlino ha poi sottolineato come la Russia sia riconoscente agli alleati che combatterono insieme all’esercito russo al fronte. «La Russia – ha detto – apprezza profondamente il contributo dei soldati degli eserciti alleati, dei membri della Resistenza, del coraggioso popolo cinese e di tutti coloro che hanno combattuto in nome di un futuro di pace».
Inevitabile, poi, il passaggio sulla guerra in Ucraina che oramai prosegue da 1.170 giorni. Una «operazione speciale», come è stata nuovamente definita da Putin, che secondo il presidente ha il pieno appoggio «dell’intero paese, la società e il popolo» russo. Anche sul conflitto in Ucraina Putin ha sottolineato il ruolo degli alleati di Mosca dicendosi «orgoglioso del coraggio e della determinazione» mostrata dai partecipanti all’operazione speciale. Parole a cui è seguito anche un ringraziamento ai soldati nordcoreani rivolto da Putin ad alcuni ufficiali del regime di Pyongyang inviando «i miei migliori auguri a voi e a tutte le vostre truppe, auguro loro il meglio».
Le reazioni
Sulle parole di Putin e la parata moscovita è intervenuto il ministro degli Esteri Tajani che ha sottolineato come la «parata delle autocrazie nella piazza Rossa» rischia di rompere qualsiasi equilibrio che possa portare alla pace. «Se si vuole difendere la pace – ha detto ai microfoni di Sky – bisogna avere un equilibrio anche da questo punto di vista. In questo momento c'è una parata di autocrazie nella Piazza Rossa di Mosca, se non c'è questo equilibrio si rischia veramente di perdere la pace e quindi noi abbiamo il dovere di rinforzare la nostra sicurezza, che non significa soltanto acquistare armi, ma anche realizzare infrastrutture, rinforzare le azioni per proteggere anche i nostri dati e quelli industriali contro gli attacchi cibernetici. Quindi, sicurezza è un concetto molto più ampio del sempre dire e riduttivo 'compriamo i carri armati'. Noi dobbiamo, abbiamo il dovere di proteggere i nostri 60 milioni di cittadini e l'Europa ha il dovere di proteggere, visto che oggi è anche la festa dell'Europa, essendo il 9 maggio, di proteggere mezzo miliardo di europei».
Intanto un folto gruppo di rappresentanti europei e ucraini questa mattina si è recato a Leopoli, in Ucraina, per lanciare l'istituzione di un tribunale speciale per il crimine di aggressione contro l'Ucraina in concomitanza con la Giornata dell'Europa. «Oggi celebriamo la Festa dell'Europa con l'Ucraina e il suo popolo. Perché in una famiglia si condividono gioie e difficoltà. Insieme ai ministri degli Esteri, siamo uniti all'Ucraina per una pace duratura. Per il futuro in cui crediamo» ha scritto su X l'Alta rappresentante Ue, Kaja Kallas.
La tregua di tre giorni
Nel frattempo è entrato in vigore, alla mezzanotte di giovedì, l'ordine di Vladimir Putin per una tregua di tre giorni con l'Ucraina, in coincidenza con le commemorazioni a Mosca. Tuttavia, il cessate il fuoco russo è circondato da incertezze: Kiev non lo ha mai accettato, definendolo una mera messa in scena propagandistica. Le autorità ucraine hanno invece chiesto una sospensione delle ostilità di almeno 30 giorni. La tensione è rimasta alta anche nelle ore precedenti all'inizio della tregua, quando Mosca e Kiev si sono scambiate attacchi aerei che hanno portato alla chiusura temporanea di diversi aeroporti russi e causato almeno due vittime in Ucraina. Al momento, la tregua russa rappresenta l’unica apertura da parte del Cremlino, nonostante le pressioni internazionali — in particolare da Washington — per un cessate il fuoco più ampio, duraturo e privo di condizioni. La fragilità dell’iniziativa e la sua unilaterale imposizione rendono incerta la sua effettiva tenuta sul campo.
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