- I miei problemi sono iniziati alla fine del 2005: mio padre, in ospedale, coi giorni contati, era lo specchio di una realtà che non solo faticavo a digerire, ma che non volevo proprio accettare. In quei mesi ho scoperto che il cibo aveva anche un volto che poteva regalare conforto.
- Oggi il mio rapporto col cibo è migliorato. Ma chi ha sofferto di disturbi alimentari sa che non basta raggiungere un peso “sano” per essere guarito, sa che è qualcosa che ti definirà per sempre, come per un ex alcolista.
- In Italia oggi le persone in cura per anoressia, bulimia o binge eating sono oltre 3 milioni. Nel 2000 erano circa 300 mila. Ma strutture e servizi sono rimasti pochi rispetto alla richiesta di aiuto, specie per i giovani.
Non ho mai avuto un rapporto felice con il cibo, sin da quando ero bambino. Uno dei racconti più spassosi che mia madre puntualmente rispolvera nelle occasioni conviviali riguarda un minestrone di verdure che, quando avevo più o meno tre anni, ho spalmato sul muro della cucina come risposta all’insistenza dei miei genitori che si aspettavano lo mangiassi a tutti i costi. Quell’episodio era solo un antipasto di quello che sarebbe stato poi. Già, perché poi sono stato un ragazzino piuttosto c



