«Iniziamo le danze, ci divertiremo un sacco» ha detto ieri sera Fedez. La Rai lo ha querelato e lui adesso è pronto a denunciare il direttore di Rai3 Franco Di Mare dopo lo scontro del Primo maggio. Fedez ha denunciato il tentativo di censurarlo sul suo discorso a favore del Ddl Zan pubblicando un video di una telefonata a cui ha preso parte la vice direttice della rete, Ilaria Capitani.

Adesso la Rai «ha conferito mandato ai propri legali di procedere in sede penale nei confronti di Federico Leonardo Lucia, in arte Fedez, in relazione all’illecita diffusione dei contenuti dell’audio e alla diffamazione aggravata in danno della società e di una sua dipendente avvenuti in occasione del concerto del 1° Maggio». Lo ha riferito ieri sera Massimiliano Capitanio, deputato della Lega e capogruppo in Vigilanza Rai, informando del contenuto della risposta a una sua interrogazione: «Apprendiamo oggi che la Rai ha conferito mandato ai propri legali di procedere in sede penale nei confronti di Federico Leonardo Lucia, in arte Fedez, in relazione all'illecita diffusione dei contenuti dell'audio e alla diffamazione aggravata in danno della società e di una sua dipendente avvenuti in occasione del concerto del Primo Maggio». Per lui «si tratta di un atto dovuto e doveroso perché su temi fondanti della nostra democrazia, come la libertà di espressione e il rispetto della persona, non è possibile scherzare né tantomeno organizzare show per un pugno di like».

Nei giorni scorsi, la Commissione parlamentare di Vigilanza Rai aveva svolto l’audizione del direttore Di Mare che aveva usato parole pesanti contro il rapper accusandolo di aver mistificato la realtà. Ma la Lega è tornata ad attaccare il discorso di Fedez, che sul palco del concertone aveva accusato i leghisti di omofobia rileggendo tutte le frasi degli esponenti del Carroccio: «Quella sera sono state fatte e dette cose troppo gravi, sarebbe offensivo del nostro ruolo fare finta di niente», ha detto Capitanio.

La reazione di Fedez

Poco dopo l'annuncio della querela, Fedez è sceso sul suo campo di battaglia, i social, e in una storia su Instagram ha definito l'azione della Rai «vigliaccheria di Stato». 

E ha annunciato a sua volta: «Franco Di Mare ha detto delle robe abominevoli. Lo dico come lo direbbe un leghista: è un atto doveroso, denuncerò il direttore di Rai3». Non arretra: «Sono orgogliosissimo a maggior ragione di quello che ho fatto, lo rifarei altre mille volte», ha aggiunto il cantante. Poi, ha concluso affermando di essere pronto ad assumersi le responsabilità di ciò che ha detto e fatto. Affronterà le conseguenze, ma appellandosi ai suoi followers ricorda anche il comportamento attuato dalla rete televisiva di stato. «Profonda tristezza», ha aggiunto, per il fatto che sia stato Capitanio, un leghista, a comunicare la decisione della Rai querelare Fedez e non la stessa Rai.

Fedez nei giorni scorso ha chiesto di essere ascoltato in commissione di vigilanza Rai, una proposta che ha acceso il dibattito tra le varie forze parlamentari visto che sarebbe inconsueto. Se già prima aveva suscitato perplessità l’ipotesi, adesso, commentano dalla commissione, potrebbe essere vista come «inopportuna». La decisione sarà discussa nella prossima riunione.

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