Proseguirà il 13 novembre l’udienza preliminare che vede protagonisti Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato Ignazio, e l’amico dj Tommaso Gilardoni, entrambi accusati di revenge porn.

Questo pomeriggio l’ammissione da parte del giudice delle parti civili. Vale a dire della denunciante, difesa dall’avvocato Stefano Benvenuto. La giovane chiede 50mila euro a titolo di risarcimento danni: ha infatti scelto di trasferirsi all'estero, proprio per cercare di allontanarsi da quanto sarebbe accaduto.

«È stata accolta, senza obiezione alcuna, la nostra costituzione di parte civile. La parte interessata è stata prontamente informata. Ora il giudice dovrà pronunciarsi sull’intera questione. Lascio alla magistratura ogni valutazione dei fatti», ha detto il legale Benvenuto a Domani.

Più in particolare La Russa jr e Gilardoni sono indagati per la «diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti». Secondo le pm meneghine Letizia Mannella e Rosaria Stagnaro, il 19 maggio 2023 La Russa jr avrebbe prima girato e dopo inviato su Whatsapp, all’amico Gilardoni, «un video destinato a rimanere privato», riguardante la ragazza che in seguito lo denuncerà per stupro.

Per la tranche sui presunti abusi la procura di Milano ha invece chiesto, nello scorso mese di aprile, l’archiviazione: istanza a cui si è opposta proprio la giovane e su cui si deciderà il 25 settembre.

Anche Gilardoni, denunciato dalla ventiduenne come Leonardo Apache, quella notte avrebbe inviato un video dello stesso tenore a un amico, l’organizzatore della festa Eclipse al club Apophis di Milano: il filmato ritraeva la ragazza nel bagno della casa dei La Russa.

I video di due anni fa, in base a quanto si legge nelle carte degli organi inquirenti, sarebbero stati realizzati «senza il consenso» della giovane. Il presidente del Senato a sempre difeso il terzogenito, dichiarando, ad esempio, in una nota, di aver interrogato Leonardo Apache e di essere sicuro che il giovane non abbia compiuto «atti penalmente rilevanti».

Sempre sui video, La Russa jr, oltre a dichiarare in sede di interrogatorio di averli girati dopo l’ok della ragazza – aspetto che le pm hanno appunto messo in dubbio – si è all’epoca difeso. Il giovane dichiarò alle magistrate di aver filmato la ragazza e di aver inviato il video all’amico Gilardoni per «giustificare» l’uscita anticipata dal locale in cui entrambi si trovavano.

Una versione, confermata dallo stesso Gilardoni, e che tuttavia a novembre potrebbe non convincere i giudici.

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