Antonio Gurrieri, commissario straordinario dell'Autorità portuale dell'Adriatico orientale e presidente in pectore, è indagato per riciclaggio di denaro.

L’inchiesta della procura di Trieste, rivela il quotidiano Il Piccolo, riguarderebbe ingenti somme versate da società asiatiche alla Mmg, società austriaca fondata da Gurrieri per attività di consulenza e formazione nel settore dei trasporti, di cui è esperto internazionale.

Più in particolare il manager avrebbe ricevuto un avviso di garanzia nelle scorse settimane e la Guardia di Finanza avrebbe già compiuto perquisizioni a casa e in ufficio sequestrando materiale. L'avvocato difensore, Alessandro Diddi, si è opposto al decreto di perquisizione e martedì è fissata una udienza al tribunale del Riesame. Per il legale le accuse sono prive di fondamento ed è in grado di dimostrarlo.

L'inchiesta sarebbe stata avviata dopo che nel corso di una verifica fiscale sarebbero state individuate cospicue transazioni di anni fa prive di causale, che fa sospettare denaro di provenienza illecita. Sospetto infondato per la difesa che parla di compensi privatistici di società per consulenze e formazione.
Per quanto riguarda il Porto, Gurrieri oltre a essere il candidato designato alla presidenza del Sistema portuale di Trieste e Monfalcone, è anche amministratore delegato della Società Alpe Adria, che si occupa di trasporto e servizi intermodali.
«Ho agito nella legalità, in piena trasparenza», ha detto Gurrieri in una nota. Anticipando il deposito di una memoria ai pm.

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