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Gli affari ai tavolini di un bar: Massimo Carminati è tornato

Incontra persone e scrive pizzini, alcuni testimoni lo hanno visto più volte in un caffè in centro a Roma. Tra i gestori c’è anche Angelo Spreafico indicato in passato come vicino all’estrema destra romana

Massimo Carminati è tornato. Gira con una Smart, la benda sull’occhio a ricordare lo scontro a fuoco degli anni Ottanta con la polizia, e incontra persone, parla d’affari, scrive pizzini. Scorrazza nel triangolo a lui più congeniale, tra ponte Milvio e Prati, in quella Roma nord dove vive e tesse la sua rete. La capitale è il suo regno. Dieci anni fa era stato arrestato con l’accusa di essere a capo di una mafia autoctona ma poi, caduta l’aggravante dell’associazione mafiosa, ha scontato la sua

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