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Sono 40 anni che lo stato italiano non fa prevenzione sismica

L’unica strategia per contrastare i terremoti, riducendo il numero di vittime e salvando il valore degli edifici, è la prevenzione: è quanto emergeva già in una relazione tecnica preparata dopo il disastro dell’Irpinia. Eppure, ancora oggi in Italia non si fa

  • In campo sismologico la memoria è fondamentale perché è grazie alla storia millenaria dei terremoti che possiamo valutare il rischio incombente sulle regioni italiane.
  • Ogni volta che si verifica un evento forte, il paese paga un conto salatissimo in denaro e, soprattutto, in vite perse. E si resta fermi in attesa del prossimo appuntamento con la distruzione.
  • Investire in prevenzione sismica riduce il numero di vittime e salva il valore economico di edifici. Però in Italia non si fa ancora, dopo 40 anni.

L’Italia si ricorda dei suoi terremoti per poche settimane dopo una tragedia oppure in occasione degli anniversari. In campo sismologico la memoria è fondamentale perché è grazie alla storia millenaria dei terremoti che possiamo valutare il rischio incombente sulle regioni italiane. In campo politico ci aiuta a ricordare le occasioni perdute e quelle che non possiamo più perdere. Pochi giorni dopo il sisma del 23 novembre 1980 gli scienziati Franco Barberi e Giuseppe Grandori, che a quel tempo g

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