Damiano Cassanelli, lo studente sospeso dal consiglio d’istituto per aver rilasciato un’intervista alla Gazzetta di Modena, può tornare a scuola. L’organo di garanzia interno all’istituto Barozzi di Modena ha infatti annullato il provvedimento disciplinare contro lo studente che, in qualità di rappresentante di istituto, aveva pubblicamente espresso delle idee sullo stato della sua scuola. Scuola che ha dunque fatto un passo indietro. E la comunicazione l’ha data direttamente il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara che, nelle scorse settimane, aveva però preferito non intervenire sulla vicenda, limitandosi a indicare allo studente la possibilità di fare ricorso rivolgendosi agli organi collegiali della scuola. «Questa vicenda dimostra che, rispettando le regole e le procedure corrette, si può sempre ottenere giustizia», dice invece oggi Valditara.

«In attesa delle ispezioni»

«Preciso che Damiano non ha ancora ricevuto alcuna comunicazione e che abbiamo appreso dell’annullamento della sanzione soltanto dal comunicato del ministro alla stampa», dice l’avvocato del ragazzo maggiorenne, Stefano Cavazzuti. «Se un esito favorevole c’è stato è dovuto al fatto che il Consiglio di disciplina ha potuto riesaminare il caso in piena libertà e autonomia, opponendosi alla dirigenza. Questo grazie all’impegno di Damiano e al sostegno che ha ricevuto da parte della cittadinanza, dei sindacati, degli insegnanti, degli studenti, della stampa e di tutti coloro che hanno creduto in lui – continua il legale –. Si potrà dire che giustizia sarà stata fatta soltanto quando sarà fatta chiarezza su ogni aspetto della vicenda e ogni responsabilità accertata perché ciò non possa più accadere. Attendiamo l’esito dell’ispezione che è stata promessa, ma che a tutt’oggi non è ancora iniziata».

«La scuola non mi ha avvertito»

Sul caso sono state diverse le interrogazioni parlamentari di Pd, M5S e Alleanza Verdi e Sinistra. Supporto a Damiano Cassinelli, come ricorda l’avvocato Cavazzuti, è arrivato anche da parte dei sindacati e del mondo istituzionale.

«Giustizia è stata fatta. Ma in parte», commenta Damiano. «In parte – spiega – perché credo che ancora bisognerà far luce su quanto avvenuto nella mia scuola, sul fatto che per alcune dichiarazioni rilasciate alla stampa io sia stato punito. In più mi fa strano che la scuola non mi abbia avvisato della revoca della sanzione. A ogni modo – prosegue lo studente modenese – festeggerò, ringraziando tutti quelli che mi hanno supportato in questo periodo non facile». Sul provvedimento disciplinare pendeva anche un ricorso davanti al Tribunale amministrativo. «Se il provvedimento è stato effettivamente annullato, non ci sarà bisogno di procedere dinnanzi al Tar», dice il legale.

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