A meno di 48h dall’annuncio della nuova competizione europea, la Superlega sembra oramai essere tramontata. Nella notte è stato pubblicato un comunicato in cui i club fondatori annunciano di prendersi del tempo per «riconsiderare i passaggi più appropriati per rimodellare il progetto» dopo l’uscita dalla competizione delle squadre inglesi. Nel frattempo si contano le defezioni, dall’Atletico Madrid all’Inter, al punto che questa mattina il presidente della Juventus ha affermato: «Non si può fare un torneo a sei squadre». Di seguito, tutti gli ultimi aggiornamenti di questa giornata.

Superlega, la giornata in diretta

Ore 14:15 – Fonseca «orgoglioso della posizione della Roma –La squadra della capitale era stata invitata dallo stesso Florentino Perez a rientrare tra i membri fondatori insieme al Napoli. Nella giornata di ieri il club guidato dagli americani Friedkin ha però declinato l’offerta specificando che ci sono cose più importanti del denaro. 

Alla viglia della partita di campionato contro l’Atalanta Fonseca aha detto: «Come quasi tutti gli allenatori sono contrario alla Superlega. Sono orgoglioso di far parte del calcio, abbiamo dimostrato che l'importante non sono i soldi, ma i tifosi, i calciatori e gli allenatori. Io sono molto orgoglioso di questo. Sono totalmente contrario a questo progetto e sono orgoglioso della posizione della Roma».

Ore 13:45 – Il comunicato della Juventus – La squadra di Andrea Agnelli ha rilasciato una nota ufficiale sulla Superlega: 

La società bianconera dice di «essere al corrente della richiesta e delle intenzioni altrimenti manifestate di alcuni club di recedere da tale progetto, sebbene le necessarie procedure previste dall’accordo tra i club non siano state completate. In tale contesto la Juventus, pur rimanendo convinta della fondatezza dei presupposti sportivi, commerciali e legali del progetto, ritiene che esso presenti allo stato attuale ridotte possibilità di essere portato a compimento nella forma in cui è stato inizialmente concepito. La Juventus rimane impegnata nella ricerca di costruzione di valore a lungo termine per la Società e per l’intero movimento calcistico».

Ore 13:30 – Parla Koeman allenatore del Barcellona – La squadra catalana finora silente in questi due ultimi giorni si è espressa attraverso le parole del suo allenatore che nella conferenza alla vigilia del match di Liga contro il Getafe ah detto: «Ho parlato della Superlega con il presidente Laporta, che mi ha spiegato la posizione del club. C'è stato così tanto movimento che è meglio non dire altro. Nessuno sa cosa può succedere e cosa aspettarci. Io voglio soltanto il meglio per il nostro club. Non so se il presidente ha chiesto qualcosa ai giocatori».

Ore 13 – Il comunicato del Milan – Anche il Milan ha rilasciato ufficialmente un comunicato sulla questione:

«Abbiamo accettato l’invito a partecipare al progetto di Super League con la genuina intenzione di creare la migliore possibile competizione Europea per i fan di tutto il mondo, per tutelare gli interessi del Club e della nostra tifoseria. Il cambiamento non è facile, ma l’evoluzione è necessaria per progredire, e anche la struttura del calcio Europeo si è evoluta e modificata negli anni.
Ma la voce e le preoccupazioni dei tifosi in tutto il mondo rispetto al progetto di Super League sono state forti e chiare, e il nostro Club deve rimanere sensibile e attento all’opinione di chi ama questo meraviglioso sport. Continueremo comunque ad impegnarci attivamente per definire un modello sostenibile per il mondo del calcio»

Ore 12 - Atletico Madrid e Inter si ritirano – Arrivano le prime defezioni di squadre italiane e spagnole. Infatti, sia l’Atletico Madrid che l’Inter hanno deciso di ritirarsi dalla Superlega. «Fc Internazionale Milano conferma che il Club non fa più parte del progetto Super League. Siamo sempre impegnati a dare ai tifosi la migliore esperienza calcistica; l'innovazione e l'inclusione sono parte del nostro DNA fin dalla nostra fondazione. Il nostro impegno con tutte le parti interessate per migliorare l'industria del calcio non cambierà mai. L’Inter crede che il calcio, come ogni settore di attività, debba avere interesse a migliorare costantemente le sue competizioni, per continuare ad emozionare i tifosi di tutte le età in tutto il mondo, in un quadro di sostenibilità finanziaria. Con questa visione continueremo a lavorare insieme alle istituzioni e a tutte le parti interessate per il futuro dello sport che tutti amiamo». L’annuncio è arrivato in tarda mattinata accodandosi ai club inglesi. Le squadre fondatrici rimaste sono così: Real Madrid, Barcellona, Juventus e Milan. Due spagnole e due italiane.

Ore 11.15 - Il tramonto del progetto con le dichiarazioni di Agnelli - Alza bandiera bianca il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, che intervistato dalla Reutersi ha detto «non si può fare un torneo a sei squadre» e ha aggiunto: «Non parlerei tanto di dove è andato il progetto della Superlega, piuttosto del fatto che resto convinto della sua bellezza, del valore che si sarebbe sviluppato a piramide, della creazione della più bella competizione del mondo, ma evidentemente non sarà così». Questa mattina il titolo della Juventus in borsa registra una perdita del 12,44 per cento attestandosi a 0,76 euro. Dopo l’annuncio della Superlega era giunto a 0,911 euro.

Ore 10 - Il proprietario del Liverpool: «Chiedo scusa ai tifosi»

John W Henry, proprietario del Liverpool, chiede scusa ai tifosi dei Reds per l'adesione al progetto della Superlega: «Voglio scusarmi con tutti i fan per il disagio che ho causato nelle ultime 48 ore. Va detto che il progetto presentato non sarebbe mai durato senza il supporto dei tifosi. Nessuno la pensava diversamente in Inghilterra. In queste 48 ore si è visto chiaramente che non avrebbe resistito».

Ore 9.30 - Uefa: «Ammettere di aver sbagliato è ammirevole»

Attraverso un comunicato, il presidente dell’Uefa Ceferin commenta con soddisfazione il ritiro delle squadre inglesi dalla Superlega: «Ieri ho detto che è ammirabile ammettere di aver sbagliato e questi club hanno fatto un grande errore. Ma adesso sono tornati in gruppo e so che hanno tanto da offrire, non solo alle nostre competizioni, ma all'intero calcio europeo».

Ore 2 - Superlega sospesa – Dopo la dipartita dei club inglesi la Superlega pubblica un comunicato: «La Superlega è convinta che l'attuale status quo del calcio europeo debba cambiare. Proponiamo una nuova competizione europea perché il sistema esistente non funziona. La nostra proposta è finalizzata a consentire allo sport di evolversi generando risorse e stabilità per l'intera piramide calcistica, anche aiutando a superare le difficoltà finanziarie incontrate dall'intera comunità calcistica a causa della pandemia. Fornirebbe anche pagamenti di solidarietà materialmente migliorati a tutte le parti interessate del calcio. Nonostante l'annunciata uscita dei club inglesi, costretti a prendere tali decisioni a causa della pressione esercitata su di loro, siamo convinti che la nostra proposta sia pienamente allineata alla legge e ai regolamenti europei come è stato dimostrato oggi da una decisione del tribunale per proteggere la Superlega da azioni di terze parti. Date le circostanze attuali, riconsidereremo i passaggi più appropriati per rimodellare il progetto, avendo sempre in mente i nostri obiettivi di offrire ai tifosi la migliore esperienza possibile, migliorando i pagamenti di solidarietà per l'intera comunità calcistica».

Ore 23.55 - Lasciano i club inglesi – Tra i primi ad accogliere con assenso la notizia rilasciata da Chelsea e Manchester City di ritirarsi dalla competizione c’è il primo ministro britannico Boris Johnson che aggiunge «spero anche che gli altri club coinvolti nella Superlega prendano la stessa decisione».

Alle prime due si accodano anche le altre squadre. L’Arsenal chiede scusa per il suo coinvolgimento e ammette di aver commesso un errore. «Dopo aver ascoltato i tifosi e la comunità del calcio nei giorni scorsi abbiamo deciso di uscire dalla Superlega» si legge su Twitter:

Il Liverpool conferma di non continuare il suo coinvolgimento nella nuova Superlega europea.

Sul caso è intervenuto anche il presidente del Liverpool dopo che già nei giorni scorsi l’allenatore della squadra, Jurgen Klopp, e altri giocatori hanno espresso il loro dissenso alla scelta fatta dalla dirigenza di aderire al progetto. «Voglio scusarmi con tutti i tifosi e i tifosi del Liverpool Football Club per il disagio che ho causato nelle ultime 48 ore». Inizia così un lungo intervento rivolto ai tifosi dei Reds, di John W. Henry, proprietario del Liverpool, attraverso il sito ufficiale del club inglese, dopo l'adesione e la successiva marcia indietro sul progetto della Superlega. «Va detto che il progetto presentato non sarebbe mai durato senza il supporto dei fan. Nessuno la pensava diversamente in Inghilterra», ha proseguito. «E voglio scusarmi con Klopp e i giocatori e tutti coloro che lavorano così duramente alla Lfc per rendere orgogliosi i nostri fan. Non hanno assolutamente alcuna responsabilità per questa interruzione. Erano i più sconvolti e ingiustamente così. Questo è ciò che fa più male», prosegue Henry.

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