Questa mattina gli uomini della Guardia di finanza di Roma hanno fatto ingresso a Cinecittà, l’azienda pubblica e braccio operativo del Mic. Il motivo è l’acquisizione di atti relativi al tax credit. Da mesi, infatti, la procura capitolina è al lavoro sul sistema di finanziamenti ottenuti da molteplici società cinematografiche. E sono cinque i fascicoli aperti, sebbene senza indagati. Tra le ipotesi investigative: truffa e false fatturazioni.

Al momento i finanzieri, in base a quanto apprende Domani, si starebbe focalizzando su alcuni finanziamenti riguardanti l’ultimo film di Saverio Costanzo, Finalmente l’alba, con Lily James e Willem Dafoe e in concorso a Venezia80: una produzione Wildside e Rai Cinema. Ma anche su una pellicola di Emanuele Crialese, L’immensità, e di Paolo Virzì, Siccità.

In particolare i pm, oltre ad avviare verifiche sulle società che hanno prodotto film utilizzando gli sgravi pubblici, nelle scorse settimane hanno acceso un faro anche sulla One more pictures srl fondata da Manuela Cacciamani.

Alcuni documenti sul tax credit, infatti, erano già stati richiesti dai finanzieri al ministero della Cultura. In base a quanto si apprende, le operazioni odierne, tuttora in corso a Cinecittà, non riguarderebbero Cacciamani ma, in generale, le società cinematografiche che hanno avuto accesso ai benefici e, pertanto, al tax credit. Tra gli atti acquisiti ci sarebberoro, appunto, quelli relativi alle società Wildside e Fremantle. 

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