L'attivista per i diritti umani turco e filantropo Osman Kavala è stato condannato all'ergastolo da un tribunale di Istanbul per aver tentato di rovesciare il governo di Erdogan dando sostegno alle proteste di massa antigovernative del parco Gezi di Istanbul nel 2013. 

  • Insieme a Kavala sono stati condannati anche altre sette imputati, per loro la pena stabilita è stata di 18 anni di carcere, con l’accusa di aver fornito il loro aiuto al tentativo di sovversione. Il verdetto è arrivato dopo che il principale organismo europeo per i diritti umani, il Consiglio d'Europa, aveva avviato procedure di infrazione contro la Turchia, perché si era rifiutata di attenersi a una sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo, che chiedeva il rilascio dell’attivista.

  • Kavala, 64 anni, è incarcerato nella prigione di Silivri, alla periferia di Istanbul, da quando è stato arrestato il 18 ottobre 2017, con l’accusa di aver finanziato le proteste. Nel corso degli anni sono state mosse contro di lui diverse nuove accuse, sulla base delle quali è stato mantenuto in carcere, anche dopo essere stato assolto nel febbraio 2020. 
  •  «Il fatto di aver passato 4,5 anni della mia vita in prigione – ha detto Kavala alla corte in videoconferenza da Silivri – è per me una perdita irreparabile. La mia unica consolazione è la possibilità che la mia esperienza contribuisca a una migliore comprensione dei gravi problemi della magistratura».

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