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Da Musk agli oligarchi di Putin. Gli autocrati non vogliono ombre

Quello dei leader autoritari è quasi sempre un lavoro solitario. E il destino di chi s’illude di oscurarli è quasi sempre segnato: come è successo a Prighozin “bruciato” dalla vicinanza al Cremlino, oppure a Gulen, diventato il nemico pubblico numero uno di Erdogan. Senza dimenticare, ovviamente, il “modello Stalin”

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