«L'Ucraina ha bisogno di più materiale militare, soprattutto armi pesanti», lo ha detto la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, ponendosi in aperto contrasto con la linea seguita negli ultimi giorni dal cancelliere Olaf Scholz che aveva ritardato l’invio, già deciso, di circa cento carri armati all’Ucraina. 

I CARRI ARMATI LEOPARD 1

Secondo quanto ha detto il  capo dell’azienda tedesca Rheinmetall, Armin Papperger, al quotidiano tedesco Handelsblatt, Rheinmetall riuscirebbe a consegnare fino a 50 carri armati Leopard 1 in Ucraina. Ma l’approvazione del governo non è ancora arrivata. 
I Leopard 1 sono un modello di carri armati prodotto a partire dagli anni Sessanta, poi sostituito dall’attuale Leopard 2. Si tratta di veicoli datati, ma funzionanti, che hanno bisogno di una revisione prima di essere riutilizzati. «Il primo Leopard 1 potrebbe essere consegnato in sei settimane», ha detto Papperger.

Con l’inizio della guerra in Ucraina, il cancelliere Scholz aveva condotto verso una svolta storica il suo paese, annunciando la fornitura di armi all’Ucraina e il riarmo della Germania. Tradizionalmente Berlino è ostile a sostenere i paesi in guerra, ma l'invasione russa dell'Ucraina, come aveva affermato in una nota del 26 febbraio il cancelliere, minacciava l’ «intero ordine postbellico. In questa situazione, – aveva detto – è nostro dovere fare del nostro meglio per sostenere l'Ucraina nella difesa contro l'esercito invasore di Vladimir Putin». 

SCHOLZ RITARDA LA CONSEGNA

Alcune armi sono già state consegnate, ma nei giorni scorsi, come rivelato da Politico, il cancelliere tedesco avrebbe iniziato a temporeggiare su una fornitura di circa 100 carri armati, fortemente voluta dalla ministra degli Esteri Annalena Baerbock e dal vicecancelliere e ministro dell'Economia Robert Habeck, entrambi membri del partito dei Verdi e partner di coalizione del governo socialdemocratico di Scholz.

Il motivo per cui Scholz starebbe ritardando l’invio sarebbe quello di attendere un coordinamento con gli alleati europei e Nato, prima di consegnare altre armi all’Ucraina, al fine di garantire un supporto militare condiviso, senza «che nessuno abbia fretta, inclusa la Germania», come ha detto Scholz al parlamento tedesco.«Sarebbe un grave errore per la Germania assumere un ruolo speciale e un percorso speciale». 

IL MINISTRO DELLA DIFESA

Mentre Scholz ha sostenuto la necessita di raggiungere prima una posizione comune con gli alleati, la ministra della Difesa tedesca, Christine Lambrecht, appartenente allo stesso partito del cancelliere, ha affermato che la Germania non potrebbe consegnare immediatamente i carri armati all'Ucraina  perché ne ha bisogno per la propria difesa e per assolvere agli obblighi Nato. A questa dichiarazione ha fatto seguito quella di un portavoce del su dicastero, secondo cui la fornitura di armi offensive all'Ucraina sarebbe complicata e richiederebbe formazione aggiuntiva e supporto logistico per la manutenzione e i pezzi di ricambio.

LA MINISTRA DEGLI ESTERI

Ma la ministra degli Esteri parla di «scuse». Rivolgendosi ai suoi omologhi europei, durante una riunione dei ministri degli Affari esteri dell'Ue a Lussemburgo, Annalena Baerbock ha detto che «ora non è il momento delle scuse, ora è il momento della creatività e del pragmatismo», perché «il terribile orrore che vediamo ogni giorno» nella guerra rende «più che chiaro» il da farsi.

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