Negli ultimi giorni sono circolati su internet numerosi video che mostrano mezzi blindati dell’esercito russo trainati da trattori guidati da contadini ucraini. Il fenomeno ha generato molta ironia sul web ed è stato ampiamente sfruttato dalla propaganda ucraina.

Ma va contestualizzato. Se da un lato infatti questi episodi mostrano le difficoltà logistiche dell’esercito russo, non devono d’altro canto essere sopravvalutati. L’esercito russo rimane una formidabile macchina da guerra che, con difficoltà e perdite elevate, continua ad avanzare lungo tutto il fronte.

Difficoltà inaspettate

Questo bizzarro fenomeno è cominciato nei primi giorni dell’invasione quando un autista ucraino ha notato un blindato russo fermo al lato della strada senza benzina. Dopo essersi avvicinato e aver scambiato qualche parola coi militari, l’autista ucraino si è offerto di rimorchiarli fino in Russia. Tanto l’autista quanto i soldati hanno riso alla battuta.

In breve è diventato chiaro che quell’episodio non era isolato. Convinti di non incontrare resistenza da parte dell’esercito ucraino, gli alti comandi russi avevano pianificato un’offensiva rapidissima che, nei loro piani, avrebbe dovuto portare alla caduta di Kiev in pochi giorni. 

La resistenza ucraina, però, è stata molto più forte del previsto. Le colonne russe lanciate in rapidi attacchi in profondità nel territorio ucraino si sono trovate esposte, con pochi rifornimenti e con i camion della logistica alle loro spalle bersagliati da imboscate degli ucraini.

In breve, il numero di veicoli abbandonati per mancanza di benzina ha iniziato a moltiplicarsi e non ci è voluto molto tempo perché qualche intraprendente contadino ucraino decidesse di utilizzare il suo trattore per portare via alcuni di questi veicoli. Nel video qui sopra, uno dei primi ad essere pubblicati, potete vedere un trattore rimorchiare un blindato antiaereo.

Il basso morale di numerosi coscritti russi, che secondo molteplici testimonianze non erano stati avvertiti del reale scopo della loro missione, ha complicato ulteriormente la situazione. Secondo gli ucraini, diversi veicoli sono stati abbandonati in buone condizioni e con i serbatoi ancora pieni. Qui sotto, un altro mezzo antiaereo catturato.

I veicoli abbandonati si trovano quasi tutti nel nord est dell’Ucraina, soprattutto nelle regioni intorno a Kharkiv, Sumy e Cherhihiv. È qui infatti che l’esercito russo si è lanciato nelle avanzate più spericolate, nel tentativo impossibile di percorrere in pochi giorni le centinaia di chilometri che separano il confine orientale dell’Ucraina dalla capitale Kiev.  

In quest’area del paese, inoltre, la presenza di boschi e villaggi rende più semplici le imboscate ai convogli di rifornimento. Nel sud dell’Ucraina, dove il terreno è piatto e pianeggiante e dove i russi sono più vicini alle loro basi di rifornimento in Crimea, non si sono registrati episodi simili.

In un altro episodio, un gruppo di ucraino a bordo di una motocicletta si è ripreso mentre trascina via un pesante mortaio da 120 millimetri, utilizzato dall’esercito russo fin dalla Seconda guerra mondiale.

Realtà e propaganda

La propaganda ucraina e centinaia di utenti e simpatizzanti hanno immediatamente sfruttato questi episodi per celebrare l’eroismo ucraino e l’apparente inettitudine dell’esercito russo. In tutto, ci sono prove di mezza dozzina di blindati russi portati via da trattori, ma questi pochi casi hanno generato migliaia e migliaia di Tweet, post Facebook, Telegram e meme.

Questo fenomeno va inquadrato nelle sue giuste proporzioni. Si tratta di una prova dell’elevato morale degli ucraini e della scarsa organizzazione dell’esercito russo nelle fasi iniziali dell’attacco. Non significa invece che i russi siano ovunque in queste condizioni.

Al sud, l’avanzata russa procede e due città sono al momento sotto assedio. Vicino a Kiev, le truppe russe sono bloccate in un gigantesco ingorgo, ma continuano ad avvicinarsi alla capitale e schierano armi sempre più pesanti.

Tutti i principali esperti avvertono che dopo il caos iniziale e il fallimento del colpo di mano contro la capitale, l’esercito russo si sta riorganizzando, accumula nuovi rifornimenti e si prepara alla prossima fase dell’offensiva. Nonostante l’intraprendenza dei contadini ucraini, se non sarà raggiunto un accordo diplomatico la guerra è destinata ad essere ancora lunga e devastante, tanto per popolazione civile quanto per le infrastrutture del paese.

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