Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge sulle «disposizioni urgenti sulla crisi in Ucraina». Con questo decreto il Cdm ha deciso di potenziare azioni ed equipaggiamenti militari per far fronte all’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo iniziata lo scorso 24 febbraio. 

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le missioni della nato

Tra gli interventi, il potenziamento di dispositivi della Nato: si è infatti autorizzata, fino al 30 settembre 2022, la partecipazione di personale militare destinato alla Very high readiness joint task force, la task force congiunta di altissima prontezza, un’unità della Nato attivabile in pochi giorni.

Il Cdm ha poi approvato, per tutto l’anno 2022, la partecipazione di personale militare per il potenziamento di azioni dell’Alleanza atlantica come la presenza in Lettonia (Enhanced forward presence), la sorveglianza dello spazio aereo dei paesi alleati, la sorveglianza navale nell’area sud dei paesi Nato e della missione Air policing.

Per queste iniziative si prevede un costo di oltre 153 milioni di euro (153.448.050), per il 2022, e di 21 milioni per il 2023. Il numero massimo di unità stabilito per queste missioni è di 1.970.

altre misure

È stata approvata anche la spesa di 12 milioni per la cessione all’Ucraina di mezzi ed equipaggiamenti militari di protezione, non letali e a titolo gratuito. Per gli interventi di assistenza o di cooperazione in favore dell’Ucraina, inoltre, si è deciso di semplificare le procedure, a esclusione delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione. 

Il governo ha poi stabilito che verrà potenziata, con un milione di euro per il 2022, l’Unità di crisi del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale. È stato previsto invece un incremento di 10 milioni per rafforzare la «protezione degli uffici all’estero e del relativo personale». 

È stato dichiarato inoltre lo stato di emergenza per intervento all’estero per assicurare l’aiuto dell’Italia alle iniziative di protezione civile e prendere parte agli «interventi straordinari e urgenti a supporto delle operazioni di soccorso e assistenza alla popolazione». A supporto di queste attività il decreto ha stanziato 3 milioni di euro.

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