Le notizie di oggi, 18 dicembre: rischio lockdown in Olanda e Regno Unito, la scossa di terremoto in provincia di Bergamo, l’arresto a Nuoro del bandito Graziano Mesina, i talebani hanno promesso che ricominceranno a emettere passaporti.

Regno Unito verso il lockdown

Nel Regno Unito le autorità stanno pensando a un lockdown di due settimane dopo Natale, che includerebbe il divieto di riunioni al chiuso tranne che per motivi di lavoro, e pub e ristoranti potrebbero servire solo i tavoli esterni. Il premier Boris Johnson però non ha ancora approvato il piano, e starebbe pensando ad altre opzioni, come una serie di linee guida contro il Covid.

Intanto il comitato di esperti del Scientific advisory group for emergencies ha affermato che in Inghilterra è necessario adottare al più presto misure più restrittive, perché in relazione alla diffusione della variante Omicron del coronavirus si rischia di raggiungere i tremila ricoveri in ospedale al giorno. In Irlanda è in vigore già da questa sera il coprifuoco alle 20 per pub, ristoranti, bar ed eventi al coperto.

Olanda verso nuove restrizioni 

In Olanda è stato deciso il lockdwon a partire da domenica e almeno fino a metà gennaio. Lo ha annunciato in conferenza stampa il premier olandese, Mark Rutte. Le nuove misure si sono rese necessarie per arginare la diffusione della variante Omicron del coronavirus, che ora costituisce un quarto dei casi ad Amsterdam. 

La squadra nazionale per la gestione dell'epidemia, l'Outbreak Management Team (Omt), aveva raccomandato l'imposizione di un lockdown e la chiusura di tutti i negozi non essenziali, come pure di bar, scuole, cinema, teatri, musei e palestre. 

Filippine, almeno 31 morti per l’uragano

A resident salvages parts of her home damaged due to Typhoon Rai in Talisay, Cebu province, central Philippines on Saturday, Dec. 18, 2021. The strong typhoon engulfed villages in floods that trapped residents on roofs, toppled trees and knocked out power in southern and central island provinces, where more than 300,000 villagers had fled to safety before the onslaught, officials said. (AP Photo/Jay Labra)

Il passaggio del tifone Rai nelle Filippine ha fatto almeno 31 morti. La provincia di Dinagat Islands, una delle prime a essere colpita e ancora oggi isolata, sarebbe stata rasa al suolo. Il tifone, dopo avere colpito le province meridionali e centrali, dove oltre 300mila persone erano state evacuate preventivamente, venerdì sera si è diretto verso il Mar cinese meridionale, e ha colpito le Filippine giovedì, ma a due giorni di distanza l'entità dei danni e il numero delle vittime restano incerti, visto che le province su cui si è abbattuto sono ancora senza corrente elettrica e senza copertura di rete per i cellulari.

Pakistan, 12 morti in un’esplosione

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Sono almeno 12 i morti e 11 i feriti in Pakistan, a causa di un’esplosione verificatasi a Karachi, nel sud del paese, dovuta a un accumulo di gas nel sistema fognario sotto alla sede di una banca nel quartiere di Shershah. L'esplosione ha distrutto l'edificio della banca Hbl e danneggiato diverse auto parcheggiate nella zona dello scoppio. Il portavoce della polizia, Sohail Jokhio, ha riferito che al momento non è chiaro cosa abbia scatenato l'esplosione, ma una squadra di esperti è stata convocata per indagare sulle cause.

Terremoto, scossa di 4.4 nella bergamasca

Una scossa di terremoto si è verificata nella provincia di Bergamo, con epicentro a Bonate Sotto, a una profondità di 26 chilometri. Secondo le stime di Ingv sarebbe stata di magnitudo 4.4. La scossa è stata avvertita in tutta la Lombardia, ma per il momento non si ha notizia di danni a persone o cose, come confermato anche dal presidente della regione Attilio Fontana e dalla protezione civile.

Pochi precedenti storici di scosse di terremoto forti come quella di magnitudo 4.4 registrata questa mattina nella Bergamasca. Il Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani evidenzia, nelle aree adiacenti, terremoti con magnitudo inferiore a 5 (quadrati gialli), come gli eventi sismici con epicentro vicino a Bergamo dell’8 marzo 1593 (magnitudo stimata Mw 4.86) e del 22 agosto 1606 (Mw 4.86) mentre più recentemente è stato registrato il 9 febbraio 1979 un evento sismico di magnitudo Mw 4.78.

Torino, cade una gru: morti 3 operai

È salito a tre morti il bilancio del grave incidente avvenuto a Torino questa mattina, in via Genova, dove una gru è caduta su un palazzo per poi finire in strada. È morto infatti morto all'ospedale Cto, dove era stato ricoverato in gravi condizioni, il terzo operaio ferito.

Da una prima ricostruzione i tre operai si trovavano sulla piattaforma per montare il braccio della gru poi crollata. Il cantiere dove stavano lavorando era stato aperto per il rifacimento del tetto di un palazzo di sette piani.

I vigili del fuoco hanno estratto un ferito dalla sua automobile rimasta schiacciata nel crollo. Altri due passanti sono rimasti feriti. «La gru era già montata, non si riesce a capire che cosa sia accaduto», ha detto un vigile del fuoco presente sul luogo. Il crollo avrebbe interessato anche l'autogru utilizzata per montare la gru più grande. Probabilmente il crollo è avvenuto a causa di un cedimento strutturale della gru.

Nuoro, arrestato Graziano Mesina

©Torres/Lapresse

È stato arrestato nella notte l’ex bandito sardo Graziano Mesina, latitante dal 3 luglio 2020. I carabinieri del Ros l’hanno rintracciato nell’abitazione di una coppia a Desulo, in provincia di Nuoro. 

Secondo i carabinieri, non era nascosto da molto tempo nella casa. La coppia proprietaria dell’abitazione è stata arrestata per favoreggiamento, e si trova ora ai domiciliari. Mesina non ha opposto resistenza e non era armato, dormiva vestito ed è stato trovato in possesso di seimila euro in contanti. Le sue condizioni di salute sarebbero buone. 

Mesina, noto anche come “Grazianeddu”, ha 79 anni. È il più famoso esponente del banditismo sardo, e fino a questa notte era nella lista dei sei “super-latitanti” ricercati dalle forze dell’ordine italiane e deve scontare una pena a 24 anni di reclusione per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga, decisa dalla Corte d’appello di Cagliari.

L’ex “primula rossa” del banditismo sardo ha trascorso in carcere più di 40 anni, ottenendo poi la grazia da Carlo Azeglio Ciampi, nel 2004. È stato poi nuovamente arrestato nel 2013, e condannato a 30 anni lo scorso anno. I carabinieri non avevano mai potuto notificargli la sentenza, perché poco prima che arrivassero nella sua casa di Orgosolo, nel Nuorese, Mesina si era dato latitante.

©Antonello Zappadu/Lapresse

È conosciuto tanto per le sue rocambolesche evasioni, divenute mitiche in Sardegna – 10 riuscite, 22 tentate – che per il suo controverso ruolo di mediatore in un rapimento famoso, quello del piccolo Farouk Kassam.

Negli anni gli sono stati attribuiti decine di sequestri di persona: Capelli, Campus, Petretto, Canetto, Papandrea. Condannato all'ergastolo per cumulo di pene, Mesina ha passato in carcere gran parte della sua vita, nonostante le tante evasioni. Al maggio 1962 risale la seconda fuga.

Durante un trasferimento dal penitenziario di Sassari si lancia da un treno in corsa, ma viene catturato dopo un lungo inseguimento. La terza evasione è dello stesso anno: si nasconde due giorni e due notti in un grosso tubo nel cortile dell’ospedale di Nuoro, dov'era ricoverato.

“Grazianeddu” è evaso anche dal carcere di San Sebastiano di Sassari nel 1966, lasciandosi cadere dal muro di cinta – e si dice che avesse indosso un abito da prete, per mischiarsi tra la gente della città e poi riguadagnare i monti della sua Orgosolo – e dal carcere di Lecce nel 1976, insieme ad altri detenuti. Rimane nascosto una notte e un giorno in mezzo alle fronde di una pianta, non distante dal penitenziario, ed esce solo quando le forze dell'ordine hanno spostato il punto delle ricerche.

©Giulio Morra/Lapresse

Nel 1992 è stato rilasciato per fare da mediatore nel sequestro di Farouk Kassam, un bambino di sette anni, figlio di Fateh Kassam, belga di origine indiana, gestore di un grande albergo a Porto Cervo. Il sequestro è stato organizzato e portato a termine da uno dei più noti esponenti del banditismo sardo, Matteo Boe, che ha ottenuto uno dei riscatti più alti mai visti per un sequestro di persona in Sardegna: 5 miliardi e 300 milioni di lire.

I talebani promettono passaporti

A Taliban fighter talks with an elderly woman at the government passport office which re-opened after the Taliban announced they would be issuing a backlog of applications approved by the previous administration in Kabul, Afghanistan, Sunday, Oct. 17, 2021. (AP Photo/Ahmad Halabisaz)

I talebani hanno annunciato che ricominceranno a emettere passaporti a Kabul a partire da domani, domenica, mentre le nuove richieste saranno accettate a partire dal 10 gennaio. Lo ha fatto sapere il capo del dipartimento passaporti del ministero dell'Interno afghano, Alam Gul Haqqani. Migliaia di afgani che vorrebbero lasciare il paese sono ora in attesa dell’evoluzione dell’annuncio.

Hong Kong, mandati d’arresto contro 5 attivisti

Reporters of Apple Daily bow to thank their supporters at the headquarters in Hong Kong, Thursday, June 24, 2021. Hong Kong's pro-democracy Apple Daily newspaper will stop publishing Thursday, following last week's arrest of five editors and executives and the freezing of $2.3 million in assets under the city's year-old national security law. (AP Photo/Kin Cheung)

Le autorità di Hong Kong hanno emesso mandati di arresto contro cinque attivisti pro-democrazia rifugiatisi all'estero, colpevoli di aver esortato gli elettori a boicottare le elezioni di domani per il rinnovo del Consiglio legislativo – l’assemblea legislativa locale – il primo secondo la riforma dell'intero sistema elettorale approvato a maggio per garantire che la città, come imposto da Pechino, sia governata soltanto dai 'patrioti'.

Manifestazione della Cisl a Roma

Si è tenuta oggi a Roma in mattinata la manifestazione organizzata dalla Cisl, che non ha partecipato allo sciopero generale indetto il 16 dicembre da Cgil e Uil. La manifestazione nazionale, dal titolo “Per lo sviluppo, per il lavoro, per la coesione sociale. La responsabilità in piazza”, si è tenuta in piazza Santi Apostoli a Roma. 

«Chiediamo al Governo di pronunciarsi per lavorare a un processo di riforma della legge Fornero che introduca flessibilità in uscita dal mercato del lavoro a partire da 62 anni, e conquistando il principio che 41 anni di contributi bastano per godersi il sacrosanto diritto alla pensione» ha detto il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra.

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