«Quante altre carneficine siamo disposti ad accettare ancora?». Lo ha chiesto ieri il presidente Usa Joe Biden, in un discorso alla nazione pronunciato dalla Casa Bianca nella notte italiana. Appellandosi al Congresso, Biden ha chiesto di «intervenire» per vietare le armi d’assalto e portare l’età minima da 18 a 21 anni per l’acquisto.

Non solo, Biden ha chiesto anche che siano rafforzati i controlli su chi acquista le armi, sugli eventuali precedenti penali; che siano emanate leggi che impongano di tenere le armi in posti sicuri. E, soprattutto, pervenire a leggi che abroghino l’immunità che protegge i produttori di armi. Le protezioni che mettono al riparo i produttori di armi dalle loro responsabilità sull’uso che si fa di ciò che producono, sono «oltraggiose», ha detto Biden.

Il presidente ha anche paragonato l’industria della armi a quella del tabacco. «Immaginate – ha detto – se l'industria del tabacco fosse stata immune dall'essere citata in giudizio» per il cancro e le malattie causate alle persone, dall’uso dei propri prodotti, «dove saremmo oggi?», ha chiesto.

Le armi uccidono più bambini che agenti 

Dalla scorsa settimana, quando il 25 maggio un 18enne ha fatto strage di bambini in una scuola di Uvalde, nel Texas, uccidendo 19 alunni di quarta elementare e le loro due maestre, l’America ha visto riaccendersi il dibattito sulla questione delle armi. E anche gli appelli dello stesso presidente per un cambio di rotta si sono intensificati.

«Il secondo emendamento non è assoluto» aveva detto poco dopo la strage di Uvalde, riferendosi alla norma incardinata nella Costituzione americana che sancisce il diritto dei cittadini di possedere armi. Ieri Biden ha spiegato che «non si tratta di togliere i diritti a nessuno, si tratta di proteggere i bambini, si tratta di proteggere le famiglie». 

Nel suo discorso, mostrando i dati dei Centers for Disease Cotrol (Cdc), l’organo governativo che monitora e controlla lo stato della Sanità pubblica, Biden ha detto che negli Stati Uniti le armi da fuoco sono «il killer numero uno dei bambini» e che negli ultimi venti anni, i bambini in età scolare morti a causa delle armi sono stati più di tutti gli «agenti di polizia in servizio e dei militari in servizio attivo, messi insieme». 

Un’altra sparatoria

A poche ore dal discorso di Biden, nello stato dell’Iowa si è consumata una nuova sparatoria. Dopo le 9 di sera di giovedì, 2 giugno, mentre in Italia era notte fonda, un uomo ha aperto il fuoco davanti a una chiesa, uccidendo due donne per poi togliersi la vita. È successo nella città di Ames, nel parcheggio di una chiesa che al momento della sparatoria era piena di giovani per un incontro settimanale di preghiera. «Un atto di violenza senza senso», l’ha definito il governatore dello stato, Kim Reynolds.

Tra il 14 maggio e il 2 giugno, in due settimane, gli Stati Uniti hanno subito almeno cinque sparatorie. Il 14 maggio, a Buffalo, nello stato di New York, un 18enne, con equipaggiamento militare, ha aperto il fuoco in un supermercato, uccidendo 10 persone, mentre trasmetteva in streaming la sua le sue gesta omicide. 

Il giorno dopo, in un attacco all’interno di una chiesa presbiteriana a Laguna Woods, in California, è stata uccisa una persona e altre cinque sono rimaste ferite. Poi è arrivata la strage di Uvalde, in Texas, con 21 persone morte. A una settimana di distanza, quella di Tusla, in Oklaoma, dove un uomo  armato ha sparato e ucciso quattro persone presso uno studio medico, per poi suicidarsi. Infine, l’ultima quella nel parcheggio della chiesa di Ames, in Iowa. Dall’inizio però, solo le sparatorie di massa, quelle cioè in cui siano state uccise quattro o più persone, sono state oltre 230.

La spaccatura del Congresso

La Camera dei rappresentati americana, a maggioranza democratica, ha approvato un’ampia legislazione sui controlli dei precedenti, ed è in programma una discussione su quanto auspicato da Biden nel suo discorso, ossia il divieto di armi d'assalto. Ieri, giovedì 2 giugno, una commissione ha approvato una disposizione per l’aumento dell’età minima per l’acquisto di armi da fuoco semiautomatiche. Ma per la legge definitiva è ancora tutto da vedere, le discussioni dovranno passare al Senato, dove non c’è una maggioranza. 

«So quanto sia difficile» ha detto Biden, sfidando i repubblicani ostili alle leggi sul controllo delle armi, «ma non mi arrenderò, e se il Congresso fallisce, sono certo che questa volta anche la maggioranza del popolo americano non si arrenderà». «Credo che la maggioranza di voi – ha detto rivolgendosi agli elettori – agirà per trasformare propria indignazione» agendo con il voto per porre al centro  la questione delle armi.

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