A causa della riduzione delle dosi comunicate da Pfizer e AstraZeneca, ci sarà uno slittamento nella somministrazione del vaccino contro il Covid-19 «di circa quattro settimane per gli over 80 e di circa 6-8 settimane per il resto della popolazione»: lo ha dichiarato, a Domenica in su Rai 1, il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri. «Da domani – ha aggiunto – le dosi a disposizione saranno utilizzate anzitutto per effettuare il richiamo nei tempi previsti a coloro che hanno già ricevuto la prima somministrazione, cioè soprattutto per gli operatori sanitari».

Le dichiarazioni del viceministro della Salute seguono di poche ore quelle del ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, che stamattina ha annunciato che l’immunità di gregge «slitterà di qualche mese». «Tra due settimane – ha detto ancora Sileri – se tutto va bene avremo un mercato con i tre vaccini: il che significa riprendere con maggior forza, completare la vaccinazione per i medici e gli infermieri e cominciare con gli over 80. Questo tipo di rallentamento coinvolge tutta l'Europa e buona parte del mondo, ma confido che il ritardo possa essere colmato più avanti».

«Ciò che è accaduto – ha spiegato Sileri in riferimento alle dichiarazioni del premier Giuseppe Conte, che ha annunciato iniziative legali contro le aziende produttrici del vaccino – è che Pfizer ha ridotto il numero di dosi consegnate in Europa perché da una parte deve provvedere a incrementarne la produzione per far fronte ad ulteriori richieste. Ma se il ritardo supera le 2-3 settimane è un vero danno. Una diffida andrà fatta, per la causa aspetterei due settimane».

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