Lo chiedono i paesi in via di sviluppo perché renderebbe più semplice produrre dosi in grande quantità, adesso se ne parla seriamente anche nei paesi ricchi
- Da decenni i paesi in via di sviluppo si scontrano con quelli più ricchi chiedendo maggiore flessibilità sui brevetti dei farmaci più importanti.
- Oggi, con i ritardi e i problemi dei produttori di vaccini, anche l’Europa sta iniziando a pensare a soluzioni estreme per aumentare la disponibilità.
- Le aziende sono contrarie e dicono che limitare i brevetti rischia di danneggiare la ricerca scientifica.
Ogni giorno che passa crescono i dubbi su quante dosi i produttori di vaccini anti Covid-19 riusciranno davvero a consegnare. Pfizer ha già annunciato ritardi e ridotto di circa un quarto le sue consegne. AstraZeneca ha avuto difficoltà nell’approvazione del suo vaccino e Sanofi non ne sottoporrà uno all’esame fino alla fine dell’anno. «C’è un limite oggettivo alla quantità di vaccini che si possono produrre, una cosa che avevamo sottovalutato nei giorni in cui sono state trionfalmente annu



