Il mondo teme l’avanzata della variante Omicron, che in pochi giorni ha valicato i confini di diversi continenti. Con la diffusione del nuovo ceppo e la scoperta di casi in Europa e in Australia, molti paesi stanno attuando nuove misure. Verifiche e controlli sono stati rafforzati negli aeroporti internazionali, mentre i medici sudafricani assicurano che la variante non provoca sintomi importanti, «anche se anziani e fragili sono comunque a rischio».

Il Sudafrica

Secondo le stime dell’epidemiologo Salim Abdul Karim il Sudafrica, dove è stata rilevata per la prima volta la variante, supererà i 10mila contagi giornalieri alla fine di questa settimana. Il ministro della Salute ha però usato toni rassicuranti: «Non c’è ragione di cadere nel panico, nei prossimi giorni gli scienziati ci daranno più risposte». Secondo la dottoressa Angelique Coetzee, presidente dell’ordine dei medici del Sudafrica, l’allarme sulla variante Omicron «è eccessivo e la reazione spropositata».

Le nuove restrizioni

Nel mondo si sono moltiplicati i paesi che hanno scelto di blindarsi, soprattutto fuori dall’Europa. Da domenica Israele ha chiuso completamente le sue frontiere per prevenire l’arrivo di persone contagiate dal nuovo ceppo. Già la scorsa settimana il paese aveva annunciato l’interruzione dei voli dall’estero.

La Nuova Zelanda ha chiuso le frontiere ai viaggiatori provenienti da nove paesi africani: solo i cittadini neozelandesi potranno arrivare da Sudafrica, Namibia, Zimbabwe, Botswana, Lesotho, Eswatini, Seychelles, Malawi e Mozambico. Il lockdown nella città di Auckland, in vigore da oltre cento giorni, sarà invece abolito venerdì.

L’Australia ha deciso di non riaprire i confini internazionali a lavoratori qualificati e studenti, mentre il Giappone ha optato per la chiusura dei confini a tutti i visitatori stranieri; appena tre settimane fa, il governo nipponico aveva allentato alcune restrizioni per consentire l’ingresso ai visitatori stranieri per motivi di affari o di studio.

Casi di variante Omicron non si sono ancora registrati negli Stati Uniti, ma il paese è in stato d’allerta: «Anziché introdurre restrizioni, chiediamo ai cittadini di vaccinarsi e di ricevere le dosi di richiamo», ha detto Anthony Fauci, immunologo e consigliere della Casa Bianca. Fauci ha aggiunto che gli esperti sperano di capire entro un paio di settimane se i vaccini proteggono dalla nuova variante.

I casi in Europa

A oggi 33 casi confermati di variante Omicron sono stati segnalati da otto paesi dell’Unione europea: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Italia, Paesi Bassi e Portogallo. «Tutti i contagiati hanno una storia di viaggi in paesi africani», ha fatto sapere il Centro europeo per il controllo delle malattie. Finora non sono stati segnalati casi gravi né alcun decesso.

Lunedì il governo scozzese ha annunciato la scoperta di sei nuovi casi di Omicron e da oggi in Inghilterra è in vigore l’obbligo di mascherina nei negozi e sui trasporti pubblici, oltre all’auto isolamento per chiunque arrivi sull’isola. Per contrastare la diffusione del ceppo, la somministrazione della terza dose di vaccino è stata estesa a tutta la popolazione adulta. La dose booster si potrà fare a distanza di tre mesi dalla seconda.

Nel frattempo Polonia e Norvegia si apprestano a varare nuove restrizioni, con Varsavia che dovrebbe annunciare lo stop ai voli da alcuni paesi africani. Martedì la cancelliera tedesca, Angela Merkel, si collegherà con i presidenti dei Länder per una conferenza stato-regioni: all’ordine del giorno ci sono nuove misure per affrontare il picco dell’ondata in Germania, dove l’incidenza è salita a 452 casi per 100mila abitanti.

Il vertice del G7

Lunedì si è tenuta una riunione d’emergenza dei ministri della Sanità del G7, convocata da Londra, presidente di turno del Gruppo. «Dobbiamo agire in fretta per accrescere gli sforzi delle vaccinazioni», ha detto la commissaria Ue alla Salute, Stella Kyriakides. In un comunicato, i ministri della Salute hanno elogiato il «lavoro esemplare del Sudafrica per aver rilevato il ceppo e aver messo in allerta gli altri paesi».

Martedì la Commissione europea presenterà un nuovo pacchetto Covid, composto da una comunicazione e da un atto delegato. Nella comunicazione sarà fotografata la situazione della pandemia, mentre l’atto delegato riguarderà la validità del pass sanitario, che dovrebbe essere confermato a nove mesi dal completamento del primo ciclo di vaccinazione. Intanto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha annunciato che si terrà «al più presto» un vertice straordinario dei leader dei 27 paesi Ue.

 

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