Il teatro La Fenice sciopera in segno di protesta contro la nomina a direttrice musicale di Beatrice Venezi. La pianista di 35 anni, al centro delle polemiche da anni per la sua amicizia con Giorgia Meloni, aveva ricevuto il ruolo nel teatro veneziano il 22 settembre. I lavoratori non ritenendola all’altezza del ruolo avevano già indetto il 27 settembre lo stato di agitazione generale.

La richiesta non cambia

Lo sciopero è previsto per il 17 ottobre in concomitanza con la prima di Wozzeck, opera che chiude la stagione 2024/2025. Poco prima dell’inizio dello spettacolo, alle 18, «si terrà un’assemblea pubblica» si legge nel comunicato. La richiesta è sempre la stessa: la revoca «della nomina del maestro Venezi a direttore musicale».

Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e il sovrintendente del teatro Nicola Colabianchi non hanno cambiato la loro posizione. Entrambi hanno ribadito che la scelta di Venezi come direttrice rispecchia il progetto di un teatro che dà spazio ai giovani, a una donna di talento e a una grande comunicatrice.

«Nuoce al pubblico»

Dopo un incontro tra Colabianchi, il sindaco e i sindacati durato tre ore e mezza, il sovraintendente ha dichiarato di rispettare il diritto allo sciopero, ma di ritenere la scelta una posizione che «nuoce al pubblico». Ha poi spiegato i motivi della scelta di Venezi, specificando che «nessuna richiesta da Roma» è arrivata sulla nomina, ma è stata selezionata come «proposta intelligente, nuova e propositiva». «Innovare è difficile, significa rompere schemi consolidati che non hanno futuro», ha concluso.

Dello stesso parere anche il sindaco Brugnaro: «Sono convinto che questa nomina potrebbe dare grande speranza al Teatro. Perché puntare su una giovane di 35 anni, che ovviamente non ha l'esperienza di una di settanta, ci propone delle sfide importanti», ha detto al termine dell’incontro con i sindacati.

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