la riforma della magistratura contabile

La guerra tra toghe e politica arriva anche alla Corte dei conti

LaPresse
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  • Un disegno di legge sostenuto dalla maggioranza parlamentare vuole attribuire nuove funzioni ai magistrati contabili, che però si oppongono.

  • Secondo il parlamento, è necessario velocizzare gli iter di controllo anche sui fondi del Pnrr. I magistrati, invece, temono che con le nuove funzioni si snaturi il ruolo della Corte e venga assorbito nel gorgo della politica. Dirimente sarà la valutazione del governo sul disegno di legge.

  • Parallelamente, spunta anche un emendamento al Milleproroghe, che prevede la proroga di tutti i consiglieri del Consiglio di presidenza fino al 2026, “al fine di implementare compiutamente le nuove funzioni istituzionali attribuite”.

Nello scontro tra politica e magistratura è in corso una battaglia laterale, che riguarda il parlamento e la Corte dei conti e tocca anche i controlli sui fondi del Pnrr. Al centro c’è un disegno di legge in discussione in commissione Affari costituzionali al Senato, depositato a prima firma dal leghista Stefano Candiani ma appoggiato da tutta la maggioranza ad esclusione del Movimento 5 Stelle. Il testo sulla carta amplia i poteri della Corte ma – secondo i magistrati contabili – trascina in

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