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A determinare l’andamento del ddl sono il silenzi e le dichiarazioni insolitamente cesellate della maggioranza, oltre che le voci delle opposizioni.
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FdI non ha gradito la polemica con le toghe, la Lega ha indicato il suo perimetro per le riforme.
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Forzisti, Italia viva e Azione si sono invece ritrovati nel sostegno al ddl che sarebbe piaciuto al Cav.
Dopo giorni di polemiche con duri botta e risposta con la magistratura, anche il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha scelto il silenzio. Il suo disegno di legge che elimina l’abuso d’ufficio e limita la pubblicazione di intercettazioni è in attesa di venire incardinato alla Camera e ora è il momento delle riflessioni politiche. Ma soprattutto di contare amici e nemici, per capire se e quanto sarà accidentato il percorso di quello che il guardasigilli considera solo il primo step della sua



