Italia

La giustizia secondo Nordio. I pro e i contro della riforma

  • Il disegno di legge sulla giustizia è oggetto di osservazioni di segno contrapposto. L’eliminazione dell’abuso d’ufficio è giustificata dal fatto che esso indurrebbe la “paura della firma”. Ma la paura spesso è dovuta alla complessità e alla scarsa chiarezza delle regole.
  • A fronte di queste osservazioni, c’è chi obietta che l’abrogazione potrebbe provocare una riespansione di altre ipotesi penali. I pubblici ufficiali potrebbero essere maggiormente colpiti da accuse per corruzione e concussione, più gravi dell’abuso d’ufficio.
  • La stretta sulla pubblicazione delle intercettazioni viene considerata per un verso un’ingiustificata compressione del diritto di cronaca, un “bavaglio” alla stampa. Ma le intercettazioni sono un mezzo invasivo che dev’essere funzionale all’indagine per cui sono disposte e non deve riguardare persone estranee ad essa.

In Parlamento è iniziato il percorso del disegno di legge (ddl) voluto dal guardasigilli Carlo Nordio, che interviene su alcune norme del codice penale e di procedura penale. È una “giustizia giusta” quella che emerge dalla riforma? Il ddl è oggetto di osservazioni di segno contrapposto, che vale la pena esporre per farsi un’idea più fondata. Abuso d’ufficio Il ddl abroga il reato di abuso d’ufficio (art. 323 c.p.). La motivazione principale risiede nel fatto che si tratta di un reato ineff

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