- Quella della somiglianza è sempre una trappola. Per chi è contrario alla riforma dello ius scholae, i nuovi italiani non saranno mai abbastanza simili all’idea di italiano medio, anacronistica ma ben radicata nelle menti di molti.
- L’idea che ci porterà all’approvazione della tanto attesa riforma della cittadinanza è radicalmente diversa: cittadini non si nasce ma si diventa, a partire da storie, esperienze, stili di vita sempre più diversificati ma prendendo parte a un progetto comune di convivenza civile.
- La scuola pubblica non si fonda sul principio di somiglianza ma sul principio di diversità. È in questa scuola che alunni e studenti imparano, negli spazi informali della giornata scolastica così come nelle ore curricolari, a confrontarsi con storie, esperienze, vissuti profondamente diversi dai propri.
Si chiama trappola della somiglianza e questa volta non dobbiamo caderci. L’idea diffusa e radicata che per essere cittadini si debba essere simili, se non identici, condividendo gusti calcistici o musicali, stili di vita e culturali. Immagini di giovani musulmane capaci di recitare a memoria la Divina commedia, adolescenti dagli occhi a mandorla che tifano Italia, intere classi multiculturali capaci di cantare l’inno di Italia hanno popolato in questi anni telegiornali e social media. Quanta r



