- Il procuratore antimafia contro le semplificazioni della polemica tra Nordio e pm. Mancano garanzie per l’indagato su ciò che non è intercettazione in senso classico, ha spiegato.
- L’attuale stato delle infrastrutture per le intercettazioni «sia dal punto di vista dell’assetto architettonico che gestionale» non sono più adeguati, e il sistema rischia di cedere.
- Con una conseguenza: acuire la sensazione che, come diceva Giovanni Falcone, le mafie «abbiano sempre una lunghezza di vantaggio su di noi»
Nessuna polemica, ma un allarme rivolto tanto al parlamento quanto al ministero della Giustizia: parlare di intercettazioni nella loro accezione tradizionale ormai non ha più senso, perchè il mondo e soprattutto la tecnologia è già andata molto più avanti e sono ben altri gli strumenti di indagine senza garanzie. L’intervento del procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo, in audizione in commissione Antimafia, è una scossa che tenta di spostare il baricentro del dibattito pubblico sull



