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Dopo l’anteprima del libro i Mostri, il vicepresidente del Csm ha annunciato querela nei confronti dell’ex premier. L’oggetto sono le affermazioni di Renzi sul fatto che Ermini avrebbe bruciato i verbiali della loggia Ungheria che gli aveva consegnato Davigo, definiti «corpo del reato».
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Renzi ed Ermini sono stati amici e alleati per vent’anni a Firenze, poi le vicende politiche li hanno portati allo scontro. La vera ragione di acredine tra i due riguarda infatti i casi Palamara e Ungheria.
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Renzi infatti scrive: «L’ho visto prendere le distanze alla velocità della luce da un metodo – quello dell’accordo tra Palamara e Ferri con Lotti come interlocutore politico – che era lo stesso per il quale lui era stato votato».
Che tra il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, e il vicepresidente del Csm, David Ermini, i rapporti fossero interrotti ormai da anni era cosa nota. Ora, però, lo scontro rischia di trasferirsi in tribunale: dopo aver letto le anticipazioni del suo nuovo libro i Mostri, Ermini ha annunciato querela per diffamazione a Renzi. La ragione formale è che l’ex premier - nella parte del libro in cui ricostruisce i fatti realtivi alla loggia Ungheria e ai verbali trafugati dalla procura e arrivati al C



