Care lettrici, cari lettori

la settimana ha visto al centro uno scontro istituzionale tra governo e Corte dei conti, con la volontà del governo di limitare i poteri di controllo della magistratura contabile. Una tensione, questa, che riguarda il delicatissimo campo del Pnrr, su cui l’ultima parola a livello di controllo avverrà in Ue.

Sul fronte invece dei commenti, torna il tema della gestazione per altri. Fratelli d’Italia è pronta a portare in aula il suo testo per renderlo un reato universale, ma il concetto ha sollevato critiche da parte dell’accademia oltre che della politica. Su questa questione ho intervistato il professore di Diritto penale a Bologna, Vittorio Manes.

Torna anche la questione del diritto dell’arte, in particolare rispetto al diritto all’immagine dei beni culturali: il ministero ha emanato le sue linee guida, che vengono commentate criticamente dalle professoresse Silvia Segnalini e Felicia Caponigri.

Ancora tribunale della Pedemontana

La riapertura del tribunale di Bassano del Grappa continua a produrre scontri. Da una parte gli avvocati di Bassano, il governatore veneto Luca Zaia e il sottosegretario Andrea Ostellari, favorevoli alla riapertura. Dall’altra, invece, gli avvocati di Padova, Vicenza e Treviso, contrari perchè «abbiamo bisogno di una giustizia di qualità, non di prossimità. Per questo l'ipotesi di costituire il nuovo Tribunale della Pedemontana è assolutamente fuori dal tempo in cui viviamo».

Dal canto suo, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, sembra propendere per la prima soluzione: «nessuna preclusione a Tribunale Pedemontana in Veneto» ha detto, aggiungendo che «la revisione delle circoscrizioni è oggetto di studio attento».

Ancora niente riforme

Da mesi annunciate, sempre sull’orlo di essere presentate ma ancora non leggibili. Le riforme della giustizia dovrebbero arrivare entro giugno, ma ormai di proroga in proroga è impossibile dirlo con certezza. Intanto il ministro ha detto che ««Il mio intendimento fondamentale è di dare attuazione a quello che è un codice accusatorio liberale, voluto nientemeno da uno dei padri fondatori della Repubblica. Una tale riforma presuppone un tempo più lungo di altre, invece, più immediate, che cercheremo di adottare in termini invece molto brevi e che vanno in senso garantista».

Chiarimenti su separazione e divorzio

L’Organismo congressuale forense ha chiesto chiarimenti al ministero per quanto riguarda l’art. 473-bis.49 c.p.c. che stabilisce che negli atti introduttivi del procedimento di separazione personale le parti possono proporre anche domanda di scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio e le domande a questa connesse.

«La innovativa possibilità di cumulo dei giudizi della crisi matrimoniale risponde ad un principio di economia processuale non da tutti condiviso atteso che la norma giuridica sostanziale che prevede i termini per la proposizione del divorzio non è stata adeguata alla previsione processuale».

Secondo Ocf, infatti, ««alcuni Tribunali si stanno pronunciando sull’applicazione della riforma di cui al d. lgs. n. 149/22,  consentendo il cumulo della domanda di separazione e divorzio solo nei procedimenti contenziosi. Nelle ipotesi di separazione e divorzio congiunti  invece gli stessi tribunali esprimono riserve sull’applicazione di tale meccanismo, in ragione di una ravvisata collisione col principio fondamentale di radicale indisponibilità dei diritti in materia matrimoniale di cui all'art. 160 c.c.».

Per questo viene chiesta una interpretazione uniforme, con un intervento urgente da parte di via Arenula.

Carceri sovraffollate

Antigone ha dato i numeri delle carceri nel suo XIX rapporto. Al 30 aprile il sovraffollamento ha raggiunto il 119% come tasso medio e punte record del 151% in Lombardia: peggio di noi in Europa fanno solo Cipro e la Romania.

Nella prima parte del 2023 sono proseguiti i suicidi: sono già 23 i detenuti che si sono tolti la vita e si aggiungono agli 85 del 2022. 

I detenuti in sovrannumero sono 9mila. Se la Lombardia è maglia nera, anche Puglia (145,7%) e Friuli (135,9%)superano la media nazionale. A livello di istituti, il carcere più affollato è Tolmezzo (190,0%), seguito da Milano San Vittore (185,4%), Varese (179,2%) e Bergamo (178,8%). Sono invece 13 procedimenti a carico di poliziotti penitenziari per violenze e torture, tra quelli attualmente in corso, in cui l'associazione si è costituita parte civile. Significativi, soprattutto ora che il centrodestra e in particolare FdI ha presentato una proposta per abrogare il reato di tortura.

Palamara patteggia a Perugia

I giudici del Tribunale di Perugia hanno accolto la richiesta di patteggiamento a un anno per l'ex magistrato Luca Palamara e hanno assolto Adele Attisani che ha scelto di essere giudicata con rito abbreviato.

L’accusa era stata riqualificata da corruzione a traffico di influenze illecite e Palamara ha patteggiato a un anno di reclusione con pena sospesa. «Ho deciso di liberarmi dal peso dei processi senza che però l'ammissione di alcuna mia responsabilità», ha commentato Palamara. 

Tetto agli stipendi al Csm

Una nota del Csm afferma che «Il Csm per la prima volta, come da proposta del Comitato di presidenza, adegua il regolamento di contabilità al tetto degli emolumenti, a seguito dell'approvazione della legge Cartabia».

Secondo la nota, «anche gli adeguamenti Istat previsti verranno applicati in misura ridotta, rispetto al tasso reale di inflazione. Il lavoro di consigliere viene di fatto remunerato meno, per di più a fronte di un incremento delle attività consiliari dovuto al maggior numero delle sedute di commissione». La delibera verrà discussa il 7 giugno.

Fortuna è il nuovo pg di Bologna

Il Csm ha nominato il nuovo procuratore generale di Bologna, uno tra gli incarichi direttivi scoperti da più tempo. La scelta è ricaduta su Paolo Fortuna, attualmente procuratore di Aosta. La decisione è passata a maggioranza, con 17 voti. Due preferenze sono andate a Lucia Musti, sostituto pg a Bologna e attuale reggente dell'ufficio, penalizzata, nelle valutazioni di alcuni consiglieri, dalle sue chat con Luca Palamara. 

In pensione il pg di Firenze

E’ andato in pensione la reggente della procura generale della Corte d'appello di Firenze Luciana Piras. Dopo di lei, a reggere la procura generale sarà quindi il sostituto procuratore generale Pietro Ferrante, in attesa che il Consiglio Superiore della Magistratura nomini il nuovo capo della procura generale, che è l'ufficio inquirente del distretto della corte di appello di Firenze.

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