Anche il ministero della Giustizia interviene sulla gestione dell’inchiesta sulla caduta della funivia del Mottarone, in cui hanno perso la vita 14 persone.

A creare dubbi è la decisione del presidente del tribunale di Verbania, Luigi Montefusco, di togliere il fascicolo a Donatella Banci Buonamici, la gip che aveva deciso per il rigetto della richiesta di convalida di fermo. Il cambio “in corsa” del giudice è stato giustificato da ragioni «tabellari», la cui anomalia è stata stigmatizzata dagli avvocati difensori e dalla Camera Penale.

Nei giorni scorsi è intervenuto anche il Consiglio superiore della magistratura, che ha messo all’ordine del giorno l’affidamento alla commissione competente di una valutazione sulla «correttezza della decisione adottata e la sua eventuale incidenza sui principi in tema di precostituzione del giudice», come hanno chiesto i consiglieri togati Sebastiano Ardita e Nino Di Matteo.

Ora si è mossa anche via Arenula, che ha fatto sapere di aver avviato un'inchiesta amministrativa e che «il ministero ha chiesto all'ispettorato di procedere con accertamenti preliminari, a fronte delle notizie sulla sostituzione del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Verbania».

Si tratta dell’ennesimo strascico di questa inchiesta che, ancora lontana dall’avere risposte di merito sulle cause dell’incidente mortale, ha attirato attenzione mediatica soprattutto sul fronte della gestione processuale. Prima del cambio di giudice, infatti, era finito al centro del dibattito lo scontro tra la gip incaricata e la pm sulla scarcerazione degli indagati.

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