L’addio del suo capo di gabinetto terremota il ministero e i suoi ddl procedono a rilento in parlamento. L’ex pm è sempre più in difficoltà, mentre le carceri scoppiano e i magistrati sono pronti a dagli battaglia
Il ministero della Giustizia è un palazzo di veleni dove anche il più scaltro impara subito a guardarsi due volte le spalle. È quello che dovrà cominciare davvero a fare anche il guardasigilli Carlo Nordio, la cui scrivania è sempre più ingombra di pratiche – tra emergenze non gestite e provvedimenti arenati – e una testa in meno a gestire l’ufficio. La scorsa settimana, infatti, si è conclusa con le dimissioni di quello che avrebbe dovuto essere il suo braccio destro, il capo di Gabinetto Alber



