Se il 2020 fosse una persona sarebbe Britney Spears nel 2007. La pop star più acclamata del decennio che si rade a zero e spacca la portiera di un’auto con un ombrello verde bottiglia. O il nono Star Wars. O l’elezione dei Cinque stelle nel 2018: grandi aspettative deluse malamente, un grande spreco di potenziale e la sensazione che si possa cadere sempre più in basso.

Eppure poteva andare peggio.

Pensiamo a tutte le cose orribili che sarebbero potute accadere e che invece non sono avvenute! Ad esempio non sono piovute rane dal cielo. Tecnicamente è un fenomeno che, per quanto assurdo, potrebbe scientificamente verificarsi.

Pensate lo schifo a raccogliere cadaveri di anfibi dalle strade, altro che mezzo metro di neve. Novanta centimetri di viscere sparse che non sarebbero state neanche belle da mettere nelle stories con l’hashtag #ranemorte #magia.

Non si è diffusa un’epidemia di brufoli indelebili, che vi voglio vedere a fare le dirette su Instagram con il monte bianco in mezzo alla fronte. Non è finito l’Internet. Sta ancora lì bello intero, pieno di meme, influencer, foto di gatti, prodotti dimagranti. 

Non si è schiantato un asteroide sul pianeta terra. Almeno, non ancora. E meno male, perché un asteroide sulla terra sarebbe stato spiacevole: certo, avrebbe posto fine alle nostre sofferenze, ma anche alle serie su Netflix.
Non ha vinto Trump. Immaginate se la povera Melania fosse stata costretta ad altri 4 anni di matrimonio forzato e sorrisi tirati. Non avremmo retto al suo supplizio.

Non sono tornati di moda i perizomi a vista e neanche i jeans strappati sulle ginocchia, e quindi possiamo passare un inverno sereno, senza gambe che congelano al freddo e mutande che ci provocano un’ emorragia interna. 

Non c’è stata una tempesta elettromagnetica che facesse saltare il wifi del globo terraqueo per 48 ore. Cosa cazzo avremmo fatto in casa, da soli, senza wifi?

Non si è verificato un loop spazio temporale che ci bloccasse tutti per millenni in quell’esatto momento in cui cerchi parcheggio, non lo trovi e quando lo trovi c’è una Smart.

Potevano non friggersi più le cose. Tipo che metti una patata nell’olio bollente e al posto di venire fritta, viene fuori bollita. Sarebbe stato l’inferno in terra. Un’umanità condannata al riso in bianco. Non avremmo avuto più problemi di stomaco, né bisogno di fermentati lattici, ma si sarebbero ridotti drasticamente i motivi per cui vale la pena vivere. 

E non siamo neanche stati invasi dai cammelli. Sì, c’è una profezia di Nostradamus che profetizza questo e, giunti a questo punto, non mi sembra neanche tra le cose più irrealistiche che possano capitare. Eppure non è successo. Nessuno di noi si sveglierà domani con la faccia dell’ingombrante ruminante accanto al cuscino.

Le cose avrebbero potuto mettersi sottosopra, per davvero. Sarebbero potuti arrivare gli alieni e costringerci a camminare tutta la vita a testa in giù, condannati ad osservare il sorriso soddisfatto e vendicativo di quelli che praticano yoga da anni, tra lo scherno di tutti, e alla fine si ritrovano ad essere gli unici pronti per la nuova vita sul pianeta terra.

Potevano esplodere i cani. Tipo gonfiarsi come palloncini ad elio, volare in aria ed esplodere in volo, con buona pace di tutti gli amanti dei gatti, che avrebbero tirato un sospiro di sollievo.

Che mondo sarebbe stato senza cani? Un mondo orrendo.
Per gli amanti dei cani, ovviamente. Per tutti gli altri non sarebbe cambiato pressoché nulla. 
Si sarebbero potute estinguere le tartarughe. E invece nel 2020 si è estinto solo il pesce spatola cinese, di cui non gliene frega un cazzo a nessuno. Non è neanche caduto il Governo. Non è stato sospeso il Grande Fratello, anzi è stato prolungato.

Il sangue di San Gennaro non si è sciolto ma neanche si è trasformato in acqua- che quello sì sarebbe stato un cattivo presagio- e Sanremo si farà lo stesso, e lo condurrà sempre Amadeus, che ci era piaciuto tanto.

E Capodanno sarà un giorno di merda, come è sempre stato. Sarebbe potuto invece essere un Capodanno bellissimo, così bello da ricordarci quanto siano orrendi tutti gli altri giorni della nostra vita, e farci sentire tristi e desolati per 364 giornate l’anno. Invece sarà il peggiore di sempre, lasciando così uno spazio di miglioramento talmente ampio  che fallire sarebbe impossibile.

Almeno in teoria. Perché ricordiamoci che per quanto vada male… potrebbe sempre andare peggio.

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