- Il ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin denuncia la “speculazione” sui prezzi della benzina che ha spinto il prezzo alla pompa ai drastici rincari di capodanno sia colpa delle compagnie petrolifere avide e non della scelta del governo di non confermare il taglio delle accise.
- Ma se le accise salgono, è inevitabile che salga il prezzo per il consumatore finale, in molti casi sopra i 2 euro al litro.
- Se poi alcune famiglie bisognose avessero difficoltà, nel medio periodo, a reggere i costi del carburante, molto meglio aiutarle direttamente invece che sussidiare in modo orizzontale l’utilizzo dell’auto privata.
Gilberto Pichetto Fratin non si è mai ripreso dal trauma di aver scoperto che la nomina a ministro della Pubblica istruzione era frutto di un errore subito corretto da Giorgia Meloni, e che quindi gli toccava invece il ministero dell’Ambiente. Argomento del quale, l’ambiente, lui chiaramente non si è mai occupato, come non perde occasione di dimostrare. Basta prendere l’intervista alla Stampa in cui denuncia la “speculazione” sui prezzi della benzina che ha spinto il prezzo alla pompa ai dr



