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I problemi del regionalismo differenziato che Calderoli brama e Meloni rimanda

  • Le regioni più efficienti chiedono di trattenere le risorse che il fisco raccoglie lì per ridistribuirle in tutto il paese, pensando di poter fare meglio. Una storia nota: è il nodo che in Spagna portò i Baschi alla lotta armata e, più di recente, la Catalogna a chiedere la secessione.
  • La Repubblica è già una veste di Arlecchino, con divisioni territoriali acute, con squilibri nord-sud irrisolti, con una diseguale distribuzione della ricchezza.
  • V’è soprattutto il fine della coesione sociale ed economica imposta dal contesto. La crisi economica ha mostrato i limiti di politiche sociali frammentate e divisive. 

Autonomia differenziata si chiama. È la bandiera della Lega. La vogliono il Veneto e la Lombardia. L’inseguono l’Emilia-Romagna e altre regioni per non rimanere indietro. Al sud è stata bollata come la “secessione dei ricchi”. Al nord è ritenuta la via dell’efficienza contro gli sprechi. Il ministro Roberto Calderoli ha scritto una bozza di legge controversa per accelerare, senza mediazioni, il processo devolutivo. I governatori meridionali stanno alzando barricate. Copiato malamente dalla C

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