le violenze

Pestaggi in carcere: riconoscere l’orrore per ritrovare fiducia nello stato

  • Vogliamo parlare del Garante regionale della Campania, dei magistrati della procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e dei carabinieri al loro servizio. Loro, oggi, ci fanno avere ancora fiducia nelle istituzioni.
  • Siamo in piena emergenza pandemica, il 5 aprile del 2020. Scoppia la protesta in numerose carceri italiane. Anche a Santa Maria Capua Vetere. Le condizioni di vita dei detenuti, già critiche, diventano drammatiche a causa della situazione sanitaria. Il giorno successivo, 6 Aprile, l’istituto diventa teatro di pestaggi e torture sistematici.
  • La cronaca di oggi parla di 52 misure cautelari nei confronti di appartenenti al corpo della Polizia Penitenziaria. 117 indagati. Gli anticorpi paiono avere la meglio ma le insidie sono ancora pericolose.

Ricordate Rachid Assarag? Il detenuto che per anni ha registrato i suoi aguzzini facendo emergere un quadro impietoso di alcune delle nostre carceri italiane. Violenze, torture (non c’era ancora la legge che la puniva), connivenze e depistaggi. Aveva fatto così tanto scalpore che venne disposta un’inchiesta ministeriale sulla quale il sottosegretario all Giustizia, Cosimo Ferri, venne chiamato a relazionare in parlamento. Nulla di fatto, ovviamente. Brillante fu l’idea di chiedere relazioni al

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