Neppure i sindacati degli attori di Hollywood sono riusciti a fermare la scalata del caro affitti delle case al Lido di Venezia durante la Mostra del cinema. Da tre giorni sono collegata su Idealista e Immobiliare.it dove credevo di aver visto tutto abitando a Milano. E invece no. Ho appena finito una conversazione col signor Alberto che possiede una torretta dal 1926 «l’ha costruita mio nonno», tre camere da letto e un salone grande «850 euro al giorno, ma le diamo anche le biciclette per arrivare alla Biennale». Non ho osato chiedere se con fattura o senza, che tanto non me la posso permettere.

L’anno scorso ho visto una famiglia intera svuotare un bilocale in poche ore, barattolo di Nutella incluso, perché l’agente immobiliare aveva trovato un famoso ufficio stampa di attori che per dieci giorni aveva sborsato 5mila euro.

E mentre perdo la speranza, sto quasi pensando di affittare un camper. Questa Mostra del cinema potrebbe trasformarsi nel mio Burning man nel deserto del Nevada, ma invece delle tempeste di sabbia troverò una folla di persone in coda al cinema. Ma vuoi mettere essere tra le prime a entrare in sala grande alle otto di mattina?

ARTE NEL BOSCO

Per concludere educatamente la telefonata con la signora Maria che mi augura buona fortuna «ne avrà bisogno», mi siedo in ritardo a cena con Paride Vitale, nel giardino della sua casa di Pescasseroli. Come ogni anno, da sei edizioni, Paride dà il via ad ArteParco, idea nata anni fa con Maurizio Cattelan, dove gli artisti creano un’opera in mezzo al parco nazionale usando elementi della natura.

Dopo quella di Marcantonio, Matteo Fato, Alessandro Pavone, Sissi e Valerio Berruti, questa è stata la volta del collettivo dell’Accademia di Aracne capitanata dall’artista Shirley Rowlands.

Per l’inaugurazione sono venuti qui, a suonare nel bosco, il duo Colapesce e Dimartino per la metà del loro compenso tanto erano affascinati. Per vedere l’opera è necessario scarpinare un’ora a piedi, o in alternativa una mezz’oretta a cavallo. Da cui però sono caduta l’anno scorso. Ho visto passare dei Defender, magari chiedo un passaggio a loro.

L’EX FIDANZATO DI RITA

Ogni estate passano qui gli amici di Paride. Roberto Pisoni e Dino Vannini di Sky Arte, la famiglia Masciarelli che produce vino. E poi Victoria Cabello, Paola Cortellesi, il regista Riccardo Milani, Marisa Passera, Francesca Fogar, Luigi Luciano in arte Herbert Ballerina e Geppi Cucciari che stavolta rimane in Sardegna ad organizzare la festa dei suoi 50.

Stamattina mentre bevevo il caffè ho dato un’occhiata ai libri impilati al piano terra. Tra questi Corpi minori di Jonathan Bazzi, I leoni di Sicilia di Stefania Auci, un’autobiografia di Marisa Laurito, perfino la storia di Stalin.

Poi ho aperto Jet Sex di Rita Rusic, amica di Paride dopo Pechino Express, il programma che hanno fatto insieme. Tra i ringraziamenti leggo: «A Canio per aver trovato il titolo del libro nonostante ne odi il contenuto».

Canio Mazzaro è il suo ex, già ex di Daniela Santanchè. Oggi Rusic è legata a Cristiano, trent’anni più giovane di lei, e spero davvero di incontrarla qui per qualche perla di saggezza. 

FESTA A CAPRI

Al telefono l’amico Jacopo mi spiega che l’intervista a Isabella Rossellini non si farà, anche lei come Luca Guadagnino rinuncia alla Mostra di Venezia perché teme le ripercussioni del sindacato. Avrei bisogno di un Margarita piccante, come quelli di sabato scorso preparati dai barman di Tiberio, per il compleanno dell’amica Andrea Mangini a Capri.

Ho scoperto che la tequila non mi provoca mal di testa, Hemingway lo sapeva e per questo ne beveva in quantità. Andrea e il marito archistar Giuliano Dell’Uva hanno accolto gli amici nel giardino della loro casa alla Marina Grande, il tema era Cuba incontra Capri, in onore del performer cubano Jorge Rodriguez che ha suonato e cantato tutta la sera.

Erano tanti i nomi della finanza presenti e corteggiati da tutti, ma io, tra un tacos al tonno, una pasta alla Nerano e un Babà arrivato da Napoli, ero ipnotizzata dalla conversazione con l’antropologa Mariella Pandolfi e la direttrice generale del San Carlo di Napoli Emanuela Spedaliere, madre della festeggiata.

Fuori dalla toilette, poi, ho scambiato per vera cubana l’italianissima avvocata Anna La Rana De Nardo, amministratrice della Funicolare di Capri. «Se vuoi vediamoci per un caffè, posso raccontarti storie inedite su Fidel Castro. Ho conosciuto bene anche Che Guevara», mi ha confidato lei. Ma chi ha bisogno del cinema quando si fanno incontri così?

© Riproduzione riservata