- Il paradosso è che è lecito dubitare che Donald Trump sia gravemente malato.
- È Trump stesso ad aver creato, e probabilmente a volere, questa nebbia – essere nell’indistinto rende la sua vicenda un telenovela di suspence che tiene il pubblico americano permanentemente attento.
- Chissà che, come capita all’apprendista stregone, a Trump la macchina della propaganda non sfugga di mano?
Anche col suo contagio, Donald Trump gestisce le informazioni mediche e striglia lo staff della Casa Bianca per aver detto troppo o male. La nebbia di dicerie continua a regnare sovrana a conferma del rovesciamento del paradigma cognitivo che ha segnato la sua presidenza, per cui la credenza non è il primo gradino della ricerca, ma l’unico dato certo. E’ vero quello in cui si crede e la garanzia viene da chi diffonde la notizia, ovvero il presidente. Una permanente circolarità di “si dice” s



