- Il Covid, l’invasione russa dell’Ucraina, le tensioni geopolitiche legate all’allargamento della sfera di influenza cinese in Asia e nel mondo hanno innescato un’inversione della globalizzazione che espone i paesi europei a dei rischi.
- Il primo rischio della de-globalizzazione per l’Europa si chiama semiconduttori: è l’input chiave di quasi tutto ciò che produciamo e utilizziamo. L’Asia controlla l’80 per cento della loro produzione.
- Il secondo rischio sono le implicazioni della transizione energetica, esacerbate ma non esaurite dalla guerra in Ucraina.
Il Covid, l’invasione russa dell’Ucraina, le tensioni geopolitiche legate all’allargamento della sfera di influenza cinese in Asia e nel mondo, e il generale ritorno al nazionalismo hanno innescato un’inversione della globalizzazione che espone i paesi europei, più di altri, a dei rischi dovuti alla loro struttura economica e modello di crescita. Esemplare il caso della Germania che ha costruito il proprio successo puntando proprio su un modello mercantilistico per avvantaggiare esportazioni



